Primo maggio a Bolzano, supermercati pieni

Code alle casse della catena Aspiag. Aperti anche sessanta negozi in centro


Antonella Mattioli


BOLZANO. Il lungo weekend commerciale è stato un successo per i supermercati: pienone nei punti vendita Aspiag il primo maggio, ma anche ieri nei supermercati Poli. Tra i negozianti bolzanini in pochi hanno deciso di tenere aperto: una sessantina il primo maggio (tutti in centro) e una decina ieri. Lo sciopero proclamato dai sindacati ha avuto adesioni relativamente basse, «ma uno dei motivi - denunciano - è stata la forte pressione esercitata dalle grandi catene nei confronti dei loro dipendenti».

Dieci supermercati e una sessantina di negozi aperti il primo maggio, una ventina tra piccoli e grandi esercizi commerciali che hanno lavorato ieri. Dopo tante polemiche, il “weekend dello shopping” è servito soprattutto ai supermercati, letteralmente presi d’assalto sia sabato che ieri. Lo sciopero proclamato dai sindacati non ha registrato grosse adesioni: «Normale che andasse così - commenta la responsabile del settore commercio della Cisl Ulrike Egger - vista la pressione esercitata dalle grandi catene nei confronti dei loro dipendenti, in particolare quelli con contratti a tempo determinato».

Per Paolo Pavan, direttore della Confesercenti, nei piccoli negozi l’adesione allo sciopero è stata pressoché nulla: «Anche perché - spiega - gran parte dei commercianti aveva già deciso di non aprire». Alla fine, - supermercati a parte - i negozi che hanno lavorato il primo maggio sono stati una sessantina: tutti in centro storico, dove complessivamente gli esercizi commerciali sono oltre 400. Domenica invece sono stati solo una decina - accanto a cinque supermercati Poli e all’Interspar di via Buozzi - i negozi che non hanno tenuto le serrande abbassate. Cifre confermate anche dal vicepresidente dell’Unione commercio Dado Duzzi: «I negozi aperti in centro sono stati soprattutto quelli che fanno riferimento alle catene, che tradizionalmente prestano poca attenzione al territorio. I commercianti locali, invece, hanno deciso a stragrande maggioranza di tenere chiuso sia il primo maggio sia la domenica».

In generale, l’impressione del primo maggio è stata quella di una città divisa in due: shopping libero in centro, dove si svolgeva anche la Festa dei Fiori in piazza Walther, tutto chiuso nei quartieri periferici. Maurizio Surian, segretario della Filcams/Cgil, ammette che l’adesione allo sciopero non è stata fortissima, ma annuncia che la battaglia per i diritti dei commessi non si fermerà: «La questione dei riposi festivi va affrontata. Continueremo a fare pressione affinché Comune e Provincia si attivino per modificare la legge in modo che i lavoratori non siano costretti a saltare i loro riposi».

Bilancio piuttosto negativo, infine, per l’apertura serale (fino alle 22) dei negozi il venerdì: «Forse - dice Duzzi - i bolzanini non sono stati informati a sufficienza. In futuro ci concentreremo sulle aperture serali di sicuro successo, ad esempio il giorno di inizio dei saldi».

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