BOLZANO

Proteste a scuola: corsi obbligatori di storia dell'autonomia ma solo per i professori italiani

Passa in commissione una proposta dei Verdi con l'appoggio della Svp. Protestano i sindacati



BOLZANO. La storia, purtroppo, sembra destinata a ripetersi. La Svp - come è già avvenuto sul calendario scolastico - continua a decidere, a colpi di maggioranza, sulle competenze dell'assessorato alla scuola in lingua italiana.

Ieri, in commissione legislativa, è stato approvato un emendamento dei Verdi (assente Tommasini) in base al quale se un insegnante proveniente da una qualsiasi regione italiana chiederà di prendere servizio in Alto Adige dovrà sottostare per un anno a un corso obbligatorio di «educazione popolare e storia dell'autonomia». Il fatto stravagante è che la misura - che dovrà passare al vaglio del consiglio provinciale - vale solo per i prof italiani. «La cosa che ha destato una certa impressione - sottolinea il consigliere provinciale Alessandro Urzì di Alto Adige nel cuore - è che la misura sia stata assunta dalla Svp con una totale spregiudicatezza, accogliendo un emendamento dell'opposizione, in Commissione legislativa, e ciò solo per la scuola in lingua italiana e gli insegnanti italiani senza nemmeno sentire il bisogno di interpellare l'assessore competente, Tommasini appunto.

La stessa cosa era accaduta per il calendario scolastico». Si è discusso anche del patentino di bilinguismo per gli insegnanti. «In mattinata - precisa Urzì - quando l'assessore Tommasini era in commissione, è stato dato un parere contrario ma quando si è trattato di votare un emendamento che escludesse che questo possa diventare uno dei nuovi requisiti speciali previsti per le future graduatorie, la commissione lo ha bocciato».

Sono già arrivate le prime proteste dai sindacati del mondo della scuola. Che hanno assicurato di voler vigilare non appena il tema sarà affrontato e discusso in Consiglio provinciale.













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