Provincia, autisti di fiducia per gli assessori altoatesini

La novità nella legge sul personale, ma l’amministrazione ha già undici autisti Tommasini: «Dopo le polemiche me ne guarderò bene. Non uso mai l’auto blu»



BOLZANO. In Provincia ci sono più autisti di auto blu che assessori, ma ugualmente la giunta ha deciso di prevedere per legge la figura dell’autista personale, assunto con contratto a termine e legato all’assessore che ne ha chiesto l’assunzione, come i segretari particolari. È una delle novità più singolari contenute nel disegno di legge sull’ordinamento del personale, licenziato dalla giunta provinciale e pronto per la discussione in Consiglio. La Provincia ha oggi undici autisti e otto assessori. La giunta provinciale aveva varato nei mesi scorsi un regolamento restrittivo sull’uso delle auto blu. Stop all’autista e all’auto fissa per ogni assessore. L’uso dell’auto viene chiesto volta per volta in base agli impegni. Nella pratica poi l’uso per molti assessori, che vivono lontano da Bolzano, è quotidiano.

Sembra dunque un passo indietro, rispetto alle nuove regole, l’autista «particolare» inserito nel disegno di legge. Questa la norma: «La guida delle autovetture destinate ai membri della giunta provinciale viene di norma affidata, con contratto di lavoro a tempo determinato e per la durata in carica del rispettivo membro di giunta, ad autisti e autiste di loro fiducia. Rimangono salvi i contratti di lavoro a tempo indeterminato in atto». Come conciliare gli autisti assunti con quelli di fiducia? Si capirà nei mesi prossimi, dopo l’approvazione della legge, se i contratti a termine scatteranno via via che arriveranno pensionamenti degli autisti già assunti o se la giunta studierà altre misure. Intanto c’è un assessore che non vuole nemmeno sentire parlare di autisti «di fiducia». È Christian Tommasini: «Lo dico in anticipo, non mi avvarrò assolutamente di questa possibilità». Tommasini e le auto blu: un rapporto traumatizzato. Dopo le polemiche per le fotografie che lo ritraevano in tuta, pronto per una marcia, con l’auto blu al seguito, Tommasini assicura di avere rinunciato quasi del tutto all’auto di servizio: «Nel 2014 avrò usato l’auto blu cinque volte. Sono rimasto troppo scottato, anche se mi rendo conto che prima o poi si dovrà trovare un punto di equilibrio». Come si reca agli appuntamenti di lavoro? «Con la mia auto, oppure vado con qualche funzionario. La ripartizione ha una Panda di servizio....», risponde, «Figuriamoci se mi prendo l’autista personale. Con questo clima, non ci penso proprio». (fr.g.)

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