Provincia di Bolzano: 12 consiglieri «fannulloni»

In due anni e mezzo non hanno presentato nemmeno un disegno di legge


Davide Pasquali


BOLZANO. Crolla la produttività legislativa dei consiglieri e degli assessori provinciali, che presentano e approvano sempre meno leggi. I disegni di legge approvati nel corso della decima legislatura (1988 - 1993) erano stati 138; 91 nell'undicesima (1993 - 1998); 70 nella dodicesima (1998 - 2003); 57 nella tredicesima (2003 - 2008). Nell'attuale legislatura, la quattordicesima, giunta ormai a metà della propria vita, le leggi approvate assommano soltanto a 31. Se si continuasse allo stesso ritmo a fine mandato si arriverebbe a una sessantina di leggi approvate, pareggiando il basso risultato della legislatura precedente, ma il traguardo appare lontanissimo, visto che nei primi cinque mesi del 2011 le leggi provinciali approvate sono state non poche, ma pochissime. Per l'esattezza, una soltanto. E non è tutto, perché a essere bassissima è la produttività degli eletti anche in tema di disegni di legge presentati. In giunta la maglia nera spetta all'assessore Widmann: zero ddl in due anni e mezzo. In consiglio gli ultimi della classe sono tanti: ben undici consiglieri non hanno mai presentato nemmeno un disegno di legge.
CHIARIMENTI. Fra i compiti principali del consiglio c'è senza ombra di dubbio l'attività legislativa. Viste le polemiche mediatiche delle ultime settimane, il consigliere provinciale Thomas Egger (Freiheitlichen) ha voluto vederci chiaro, presentando una interrogazione alla presidente Julia Unterberger, che ha risposto in tempi rapidissimi: solo una settimana. Ma i dati riportati sono tutt'altro che indice di rapidità.
CROLLO LEGISLATIVO. Le leggi approvate nella legislatura corrente sono, come detto, crollate a 31. Siamo solo a metà legislatura, ma i numeri delle consiliature precedenti (138, 91, 70, 57) appaiono chimere irraggiungibili.
DDL, DOVE SEI FINITO? A colpire più di tutto, però, non è la produttività reale, cioè il volume di provvedimenti approvati. Quello potrebbe essere basso per diversi motivi: l'elevato tasso di litigiosità dell'assemblea, la complessità delle materie trattate eccetera. In realtà, niente di tutto ciò. La dimostrazione? Sono bassissimi anche i ddl proposti, sia dalla giunta che dal consiglio. I 39 eletti (35 più 4 ritiratisi nel frattempo) hanno presentato in tutto 96 proposte di legge, 28 da parte della giunta, 68 da parte del consiglio. Facendo una media, non si arriva a due ddl e mezzo a testa. Ma a ben vedere la situazione è peggiore. Perché c'è chi produce molto e chi niente. In giunta i più stakanovisti sono il presidente Durnwalder, l'ex assessore al bilancio Barbara Repetto e il successore Roberto Bizzo, rispettivamente con 9, 5 e 5 ddl. Tommasini, Mussner e Theiner stanno a 1, ma i primi due sono cofirmatari di uno stesso ddl assieme a Kasslatter Mur. Widmann è fermo a zero. Se possibile, in consiglio va pure peggio. C'è chi fa: Pöder ha presentato 16 proposte, Dello sbarba e Minniti 10, Urzì 8. Altri 13 consiglieri stanno fra uno e 5 ddl. Ma ce ne sono altri 12 che non ne hanno mai presentato uno.

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