la relazione forestale 

Provincia, per proteggere il clima si punta tutto sul legno

BOLZANO. Legno e foreste sono state al centro della presentazione della Relazione agraria e forestale 2017 alla carpenteria Lobis ad Auna di Sotto sul Renon. Il bosco è in fase di espansione in Alto...



BOLZANO. Legno e foreste sono state al centro della presentazione della Relazione agraria e forestale 2017 alla carpenteria Lobis ad Auna di Sotto sul Renon. Il bosco è in fase di espansione in Alto Adige, e le aziende attive nel settore della lavorazione del legno in provincia sono oltre 2.000.

Il bilancio e le prospettive per foreste, malghe ed economia montana sono state al centro della presentazione della Relazione agraria e forestale 2017 alla presenza dell'assessore Arnold Schuler. «Le aziende del settore legno generano un valore aggiunto di oltre 1,5 miliardi di euro l'anno e si trovano principalmente al di fuori dei centri urbani, motivo per cui rappresentano un presidio occupazionale importante per le zone periferiche della provincia» ha sottolineato Paolo Bertoni, referente dell'ecosystem Legno e tecnologie agricole di Idm, il quale ha fatto riferimento ai progetti ProRamus e alla nuova Piattaforma legno per le imprese. Management della fauna selvatica, monitoraggio e supporto alla protezione delle greggi, insieme alle azioni per la tutela climatica grazie alla promozione del legno come materiale da costruzione sono stati gli obiettivi chiave degli anni passati secondo Schuler. Fra le iniziative della giunta provinciale in materia di tutela climatica figura anche l'integrazione del Piano Clima Energia-Alto Adige-2050 con un nuovo asse strategico «Filiera foresta-legno per lo stoccaggio di CO2» finalizzato alla protezione del clima nel pubblico interesse. In questo contesto gli edifici pubblici svolgono il ruolo di best practice nella protezione del clima: a partire dal 2018 il 10 % delle opere edili pubbliche della Provincia verranno realizzate con sistemi costruttivi in legno, con un aumento annuo della quota del 5% per le opere in essere fino all'anno 2025 come apporto pubblico per la protezione del clima.













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