Rieccoci, scuole di nuovo al freddo

Caldaia e impianto in tilt per la quarta volta in tre mesi


Giuseppe Rossi


MERANO. Per la quarta volta in due mesi alunni e insegnanti delle elementari Tappeiner sono costretti a traslocare. Impossibile fare lezione in aule tipo celle frigo con temperature di 12 gradi. All'indice l'impianto di riscaldamento del vecchio edificio, caldaia che i tecnici comunali ed esterni non riescono a riparare. Per non lasciare gli alunni a casa, unico nel suo genere, già da novembre l'istituto comprensivo guidato dalla preside Brigitte Öttl, ha allestito una sorta di piano B, un'alternativa al caldo per tutte le nove classi ospitate in via Galilei. E così anche ieri mattina il piano d'emergenza è scattato. Chiusa la scuola, le due quinte classi sono state trasferite alle scuole medie Wenter, impegnando le aule di educazione artistica che al lunedì sono sempre vuote. Una classe, già sabato mattina ai primi sentori del problema, è stata autorizzata dalla preside a organizzare una giornata all'aperto con visita alla biblioteca e visita guidata ai monumenti della città. Le altre sei classi sono state trasferite alle scuole Schweitzer, andando a impegnare quattro classi nel vecchio edificio e due nella palazzina nuova. Già sabato mattina c'erano stati i primi segnali di malfunzionamento, con l'impianto che si era bloccato e per tutta la mattina insegnanti e scolari avevano fatto lezione con cappotto e giacconi addosso. Alla richiesta di intervento e manutenzione è stata data risposta solamente lunedì, lasciando trascorrere inutilmente il sabato pomeriggio e tutta la giornata di domenica. Lo stesso problema si era verificato appena dieci giorni fa e ancor prima due volte tra novembre e dicembre. Dieci giorni fa a lanciare una ciambella di salvataggio era stata la scuola Schweitzer, complice anche una gita in corso e quindi aule libere. Ieri in soccorso è arrivata la scuola di musica diretta dal professor Alexander Veith, che ha messo a disposizione un'aula al primo piano della vecchia scuola elementare. «L'unica possibile - spiega Veith - perchè dotata di sedie e tavoli. La usiamo per fare teoria. In tutti gli altri casi le aule sono dotate solo di sedie. Fortuna che l'emergenza si è verificata al lunedì, quando al mattino siamo chiusi. Domani (oggi per chi legge) le aule sono tutte impegnate». Per tutta la giornata ieri si è cercata una soluzione, in modo da far rientrare nelle loro classi alle Tappeiner scolari e loro insegnanti.

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