Rifiuti, gli over 65 «esenti» crollano da 7.000 a 1.000

La Cgil: il Comune impieghi i maggiori introiti per agevolare i meno abbienti Pirolo: «Poche domande su bonus gas e social card, manca l’informazione»


di Davide Pasquali


BOLZANO. Molti, soprattutto pensionati, avrebbero diritto, in senso proprio e in senso lato, alle agevolazioni per pagare di meno le bollette. Epperò, da una parte in pochi le chiedono, dall’altra in pochi riescono a usufruirne. Che ci sia qualcosa che non funziona è chiaro e la cartina di tornasole sono i dati forniti dal Caaf Cgil, specialmente quelli riguardanti le esenzioni della tariffa rifiuti: se fino all’entrata in vigore del nuovo sistema di raccolta basato sul bidoncino condominiale del residuo gli esenti erano circa settemila ora sono crollati a circa mille. Allo stesso tempo in troppo pochi chiedono i bonus gas ed energia e la social card, soprattutto perché manca l’informazione. A lanciare l’allarme è Marco Pirolo del Caaf Cgil. «Nel 2013, anno per il quale disponiamo di dati aggregati a livello comunale, a Bolzano il bonus gas è stato richiesto solo da 845 utenti, mentre per il bonus energia sono state inoltrate soltanto 1.586 domande. Insomma, nel Comune di Bolzano si sono contate solo 2.431 domande». Oltre duemila famiglie in difficoltà, che chiedono, sperando di ricevere un bonus che può raggiungere i 140 euro annui. Sembrano tante, ma in realtà dovrebbero essere molte di più. Per avere diritto al bonus gas a al bonus energia, si fa ricorso alla dichiarazione Isee, una fotografia di reddito e patrimonio (la Durp, provinciale, non è utile ai fini delle agevolazioni nazionali). Anche per quanto riguarda la social card le richieste in città risultano troppo poche. «La carta acquisti, che dà diritto a 40 euro mensili, viene richiesta troppo poco, se si confrontano i dati con quelli dell’Inps. Gli over 65 con redditi molto bassi sono molti di più». Il tipico meccanismo perverso all’italiana: hai diritto, ma io non ti informo, così tu non lo sai. E così non me li chiedi. Così, io ci risparmio perché sborso di meno... È una sintesi grossolana, ma è ciò che accade. «Gli anziani sono poco informati, contrariamente agli immigrati stranieri: quando c’è diritto a qualche agevolazione, fra di loro il passaparola funziona in maniera formidabile».

C’è poi un aspetto psicologico: accedere ai servizi sociali è più semplice, ché non bisogna dichiarare quale sia il patrimonio personale. Insomma, la dignità della persona non viene “lesa” come con l’Isee e la Durp. Sia come sia, su 60-70 mila persone “attive” in città, secondo il Caaf della Cgil almeno 8.000-9.000 avrebbero diritto a richiedere le agevolazioni per gas, luce e spesa quotidiana. Lo si evince dalle 12-13.000 dichiarazioni Red presentate all’Inps: tolto un 20%, che percepisce redditi pure da altre fonti che non siano la pensione, gli altri avrebbero diritto. Ma solo in duemila chiedono...

Passando dalle poco conosciute agevolazioni nazionali a quelle nostrane, il Caaf Cgil rende noto un dato poco conosciuto: «Con l’introduzione del nuovo sistema di raccolta rifiuti, se prima si aveva diritto all’esenzione per tutti gli over 65, ora si ha diritto in base alla dichiarazione Isee. Ci sono tre scaglioni, con sconti del 20, 30 e 50%. Se prima erano esenti circa settemila famiglie bolzanine di famiglie, per lo più anziani, ora a ottenere uno sconto sono soltanto un migliaio». Sarebbe interessante sapere a quanto ammonti l’incasso in più per Seab e Comune, «che potrebbe essere usato per venire incontro alle famiglie meno abbienti».

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