L'INIZIATIVA

Rifugiati, in 3 ore 150 firme per la legge sull’accoglienza 

Altromercato ha aperto i suoi negozi alla petizione per i richiedenti asilo. Via vai continuo di clienti per aderire alla campagna europea: stop razzismo



BOLZANO. Qualcuno è entrato nel negozio apposta per firmare, altri erano già lì per fare acquisiti e si sono fermati al tavolino con la carta di identità in mano. Sono stati 150 i bolzanini che ieri mattina hanno firmato la petizione europea per l’accoglienza «Welcoming Europe». La raccolta firme è iniziata diversi mesi fa (se ne sono occupati, tra l’altro, i radicali). In questo fine settimana è toccato in tutta Italia ad Altromercato, con 120 negozi di commercio equo e solidale in tutta Italia. A Bolzano via vai continuo di persone alla bottega «Le formiche» in via Roma. Alla chiusura delle 12.30 le firme erano state circa 150.

«Una sorpresa piacevole, non ci aspettavamo così tante firme», racconta Rosa Bernardi. È la Bolzano che dice «crediamo in una Europa che accoglie, chiediamo alla Commissione europea di agire».

Nel clima di paura o rabbia per migranti e richiedenti asilo, «Welcoming Europe» tiene insieme un’altra faccia della società. L’obiettivo è raggiungere un milione di firme in dodici mesi. «Per noi delle Formiche è stato naturale partecipare alla raccolta delle firme», racconta Rosa Bernardi, «Abbiamo progetti di sviluppo nei Paesi poveri, avevamo già aderito alla campagna “Ero straniero”, un vero successo. Tutto ciò che serve, noi lo facciamo». Tra sciarpe, collane, alimentari e gioielli etnici, i clienti firmano. Qualcuno è appena tornato da un viaggio, qualcun altro racconta le sue esperienze con il razzismo: «Quanti insulti ho ricevuto per i miei progetti di sport e integrazione con i ragazzi stranieri. E non adesso, ma molti anni fa, quando hanno iniziato ad arrivare dall’est Europa». Rosa Bernardi è d’accordo: «Non si diventa razzisti all’improvviso. La differenza è che una volta era meglio non farsi sentire in pubblico, mentre adesso certi discorsi sono sdoganati».

La petizione, che può essere firmata anche su www.welcomingeurope.it, ha tre obiettivi: «Salvare vite non è reato: vogliamo decriminalizzare la solidarietà. Liberi di accogliere i rifugiati: aprire corridoi umanitari sicuri. I diritti umani sono inviolabili: vogliamo proteggere le vittime di abusi». I promotori lanciano anche la proposta di canali di accesso per il lavoro: «Molti migranti sono vittime di sfruttamento lavorativo, abusi o violazioni dei diritti umani».













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