polizia postale

Rilevatori di gas e fumi Raggiro porta a porta

BOLZANO. I rilevatori di gas e fumi all'interno delle abitazioni non sono obbligatori per legge. Partendo da questo assunto si può tranquillamente evitare di incorrere nell'ultimo raggiro denunciato...



BOLZANO. I rilevatori di gas e fumi all'interno delle abitazioni non sono obbligatori per legge. Partendo da questo assunto si può tranquillamente evitare di incorrere nell'ultimo raggiro denunciato dalla sezione di polizia postale della questura di Bolzano.

Nelle case di alcuni cittadini, soprattutto anziani, si presenterebbero venditori di apparecchi di sicurezza da montare a parete vendendoli a 250 euro. Tutto, naturalmente, senza alcun tipo di ricevuta fiscale. Il pagamento in contanti o tramite apposito Pos per il bancomat avviene previa firma di un modulo in cui si dichiara di essere stati informati che il montaggio del rilevatore non è obbligatorio per legge. Peccato che nella realtà accade il contrario: il prodotto, palesemente sovrapprezzo rispetto ai canoni di mercato, viene presentato come necessario. Si agita tranquillamente, insomma, lo spettro della normativa stringente.

Per l'acquirente, comunque, rimane la facoltà di recesso entro dieci giorni, ma bisogna essere rapidi ad accorgersi dell’acquisto sballato.

Non bastasse una vendita palesemente fuori mercato e senza assoluta necessità suona quasi beffardo l'omaggio che i venditori rilasciano ai loro clienti. Si tratta, infatti, di un libercolo intitolato “Vademecum per evitare le truffe, fermiamo i ladri di sogni”. Di fatto una scelta che rafforza nella gente la sensazione di trovarsi di fronte qualcuno del tutto contrario a metodi discutibili di vendita.

La polizia postale, visti i diversi casi denunciati, invita a diffidare da questo tipo di vendite porta a porta. È assolutamente fondamentale, poi, controllare sempre minuziosamente qualsiasi documento venga consegnato per firmare. Leggendolo con attenzione, in questo caso, salta all’occhio immediata la contraddizione tra scritto e proclami. (a.c.)

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