Rinnovo patenti: è caos con i pagamenti online
Finita l’era dei bollettini postali, ora occorre armarsi di grande pazienza Tante telefonate di protesta alla nostra redazione: «Ho pagato alla Posta, chi mi ridà i soldi?»
FISCO Anche per la dichiarazione dei redditi serve per forza lo Spid
BOLZANO. Tutti i giorni, per un motivo o per l’altro, siamo chiamati a confrontarci con una burocrazia che pare pensata per rovinarci la vita.
Dal primo aprile, chi rinnovare la patente si trova ad avere a che fare con un’importante novità. Non gradita a tutti. Va detto che il 31 marzo 2022, con fine dello stato d’emergenza Covid, è partita l’ultima proroga, dei termini di scadenza di ogni patente e delle Carta di Qualificazione del Conducente, nonché dei documenti necessari per il loro rilascio o conferma di validità.
Le patenti e le altre abilitazioni in scadenza entro il 31 marzo, quindi, usufruiscono ancora della proroga trimestrale, mentre i documenti di guida che scadono a partire dal 1° aprile non godono di nessuna proroga e devono essere rinnovati nei termini previsti.
Detto questo, è bene sapere che non è più possibile effettuare i versamenti alla Motorizzazione con i comuni bollettini postali, ma è obbligatorio utilizzare il bollettino “PagoPa” attraverso il “Portale dell’automobilista” (www.ilportaledellautomobilista.it) del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, a cui ovviamente si accede dopo aver effettuato il login.
Tutto più semplice, quindi? Manco per sogno. Anche perché non sempre chi rinnova la patente è un millenial abituato a scaricare app sullo smartphone o a “smanettare” sul computer, destreggiandosi con password, carta d’identità elettronica o con il famigerato Spid. Una volta effettuato il pagamento, inoltre, la ricevuta va stampata (chi non ha una stampante a casa?) e poi presentata alla Motorizzazione civile con gli altri documenti previsti dalla pratica.
Ma questi non sono gli unici problemi: alcuni nostri lettori, che si sono rivolti alla nostra redazione, hanno provveduto a versare le quote alla vecchia maniera, nelle scorse settimane, e cioè con bollettini postali. E ora non sanno più come riavere i loro soldi.
Nessun problema: sul “Portale dell’Automobilista” è spiegato anche come avere il rimborso di quanto versato per errore e a disposizione, da scaricare e compilare, ci sono tutti i moduli possibili e immaginabili, con tanto di indirizzi a cui inviarli. Certo, prima dovete capire qual è il modulo che fa al caso nostro. Semplice, no? Non proprio. Per questo, se la pazienza non è dote che vi appartiene, forse è meglio che vi rivolgiate fin da subito a una sede Aci o a un’agenzia di pratiche auto.