«Ronde» dei nonni vigili nei parchi di Don Bosco

Approvata una mozione Svp in consiglio di quartiere: «Opera di prevenzione» Cavalli: «Miriamo a controllare le attrezzature nelle aree gioco per i bambini»


di Alan Conti


BOLZANO. Ronde o controlli preventivi. Questione di termini, ma la funzione sarebbe esattamente quella della presenza continuativa all'interno di parchi giochi e aree pubbliche per impedire vandalismi e microdelinquenza.

A dare il via libera a un sistema di sorveglianza sempre molto discusso, stavolta, è la Circoscrizione Don Bosco che l'altra sera, su spinta dell'Svp e delle destre, ha dato semaforo verde a una mozione significativa.

La firma in calce al documento è quella del consigliere della Stella Alpina Hannes Unterhofer che del Quartiere è anche vicepresidente. «L'aumento di atti di vandalismo, microcriminalità e violazioni delle regole del vivere civile deve spingerci a delle contromisure che siano efficaci, soprattutto nelle zone di verde pubblico o dedicate al gioco dei bambini» scrive presentando una soluzione strutturata. «L'idea è quella di dare vita a dei controlli coordinati sullo stile di quello che è il servizio dei nonni vigili: liberi cittadini pensionati che, in due squadre, tengano sotto osservazione questi luoghi. Una sorveglianza continua pronta a coordinarsi con le forze dell'ordine».

Importante l'aspetto di coinvolgere cittadini comuni. «Non si tratta di poliziotti o vigili, ma semplici persone per bene pronte a coordinarsi con le autorità e con le stesse forze dell'ordine. Il tutto senza incidere sul numero di uomini operativi istituzionali impegnati in altre attività di controllo».

La mozione, come detto, è passato con il voto positivo dell'area di centrodestra con la contrarietà del centrosinistra e l'astensione del presidente di Circoscrizione Federico De Piccoli.

Favorevole è Alessandro Cavalli di Alto Adige nel Cuore: «Un controllo sulle attrezzatture e su quanto avviene in queste aree è assolutamente auspicabile. Lo dicono anche gli episodi di cronaca». Non è un mistero, per esempio, che Casanova e il parco delle Semirurali abbiano conosciuto qualche atto di bullismo o microcriminalità, anche da parte di giovanissimi. «Appunto. Va controllato che i bambini del quartiere non vengano mandati via dove hanno il diritto di giocare e stare in tranquillità. In ogni caso abbiamo anche già preso contatti con gli uffici comunali che si occupano della gestione dei servizi come i nonni vigili e anche da parte dell'amministrazione c'è un sostanziale interesse a sviluppare l'ipotesi».

Per la sua applicazione, in realtà, ci vorrà qualche passaggio amministrativo e formale in più, ma intanto la proposta fa già discutere tra i residenti del quartiere.

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