Sì al coprifuoco sull’alcol Maggioranza divisa

Bolzano. Si tratta «semplicemente» di garantire una convivenza civile tra le parti più vivaci della cittadinanza e chi ha bisogno o desidera riposare: così il sindaco Renzo Caramaschi ieri pomeriggio...



Bolzano. Si tratta «semplicemente» di garantire una convivenza civile tra le parti più vivaci della cittadinanza e chi ha bisogno o desidera riposare: così il sindaco Renzo Caramaschi ieri pomeriggio ha voluto «depotenziare» la discussione sulla delibera che prevede una sorta di «coprifuoco» per l’uso degli alcolici. Approvata con 24 sì e 10 no (tra cui Nicol Mastella, M5S e parte dei Verdi, con Lantschner a favore). «Non stiamo discutendo della Costituzione», così Caramaschi, «Non confondiamo la libertà con il rispetto delle regole di convivenza». Il pomeriggio precedente la maggioranza ne aveva discusso ancora una volta ed erano rimasti i dubbi dei Verdi, come sul Daspo. La modifica al regolamento di polizia urbana prevede che il sindaco «per assicurare la quiete pubblica può vietare nelle strade e piazze il consumo e la detenzione di bevande alcoliche in orario notturno». Previste sanzioni da 50 a 1000 euro. Il tema, ha ricordato Caramaschi, non sono tanto i locali pubblici, ma le bottiglie di alcol portate da casa o acquistate, e consumate per strada fino a notte fonda. Insomma, un provvedimento pensato soprattutto per contenere la movida di piazza Erbe e altre situazioni definite. I controlli nei locali invece funzionano, spiega Caramaschi, che ha letto il report dei controlli di una sola serata da parte della polizia annonaria, che interviene il più delle volte su segnalazione dei vicini: su 32 controlli, due sole sanzioni. Tra le voci a favore, Sylvia Hofer (Svp), che ha ricordato il disagio di chi non riesce a tenere aperte le finestre a causa del rumore. Nella maggioranza, voci contro di Franca Berti (Pd, non ha votato) e Nicol Mastella (Io sto con Bolzano), che ha detto «non è un provvedimento efficace». Maria Teresa Fortini (M5S): «Sindaco non faccia il gendarme di piazza Erbe. Questa è una città in cui gira troppo alcol e droga». Kurt Pancheri (Lega): «Sì, chi vive in città ha il diritto di dormire».













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