S.Paolo, il convento recluta le suore anche sui social

Il Mariengarten ha creato una pagina facebook «ad hoc» La superiora: siamo scese da 37 a 9 e l’età media è 70 anni


di Elisabetta Bottoni


SAN PAOLO DI APPIANO. Il monastero è antico, ma lo spirito – cristiano – di sicuro moderno. Basta guardare il sito Internet del Mariengarten, convento storico nel cuore di San Paolo, ad Appiano, per capire che le suore cistercensi che lo abitano – età media 70 anni – non si sono arrese davanti alla crisi delle vocazioni e hanno deciso di tentare anche la strada dei “social”. Oltre a una pagina facebook dedicata, curano un dettagliato sito internet (mariengarten.it) che nella sezione di benvenuto non usa mezzi termini: «Se sei interessata a diventare monaca nel nostro convento, puoi contattarci senza impegno», si legge. E qualcuna lo ha fatto. Ci sono donne tedesche che “senza impegno” hanno chiamato il monastero, racconta la superiora, la sudtirolese suor Irmengard Senoner, «perché ci hanno conosciuto su internet. Si incuriosiscono, vorrebbero stare qui qualche giorno, partecipare al coro e alle funzioni». Nella versione tedesca del sito, spiega, «più ricca di informazioni di quella italiana», è precisato l'intero percorso per diventare suora. Alcune donne sono persino rimaste qualche anno, fino al 2012, ma poi al momento dei voti solenni ci hanno ripensato. E così al Mariengarten, da 37 suore che c'erano 50 anni fa, ne sono rimaste 9: un'austriaca, una trentina, le altre tutte sudtirolesi di madrelingua tedesca. Le più anziane sono morte e negli ultimi 30 anni «non è arrivata nessuna nuova suora». Un problema che riguarda anche i sacerdoti, afferma la superiora, ricordando che «una volta non c'erano tante possibilità per studiare e la vita monacale o sacerdotale offriva i mezzi per farlo nei conventi e nei seminari». Inoltre, dice, «oggi ci sono opportunità di fare del bene anche da laici, attraverso il volontariato e i gruppi attivi nel sociale». Per le italiane c'è anche l'ostacolo della lingua: «Sono in contatto – racconta la superiora - da circa un anno con un'insegnante veneta, che vorrebbe avvicinarsi alla nostra comunità, ma non conosce il tedesco e nel nostro monastero è fondamentale, perché le funzioni sono in tedesco». Il Mariengarten gestisce una scuola media annessa al convento e il convitto per le ragazze che la frequentano. «Pensare che una volta le suore erano anche le insegnanti, adesso dobbiamo chiamare tupersone esterne», spiega suor Irmengard, che collega il problema delle vocazioni al “fenomeno della instabilità”: «Oggi le persone cambiano lavoro e città con facilità e si fa fatica ad accettare una vita stabile. È così anche nei conventi: ho l'impressione che non ci siano donne pronte a prendere un impegno per sempre».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità