BOLZANO. Sarà un’Estate ragazzi blindata, ma si farà e questa è la cosa più importante per i bambini e per le famiglie. Si parte lunedì 29 giugno: gli iscritti sono 633, di cui 200 delle materne, 348 elementari, 67 medie e 18 con problemi di disabilità. La metà degli altri anni. Un calo conseguenza indiretta della pandemia che si spiega con i timori dei genitori per il rischio contagio.

L'iniziativa - che durerà cinque settimane - è stata presentata da parte dell’assessora Monica Franch, il direttore della ripartizione comunale Servizi alla comunità locale Carlo Alberto Librera e la direttrice dell’Ufficio scuola e tempo libero Patrizia Caleffi. Questa è la 40ª edizione, un anniversario importante che si sarebbe festeggiato se non ci fosse stato l’emergenza Covid, ma di questi tempi le feste - sinonimo inevitabile di incontro e assembramento - sono accuratamente da evitare.

Consapevoli della responsabilità - che quest’anno causa virus è molto più grande degli altri anni - gli sforzi degli organizzatori si sono concentrati sulla sicurezza. Per questo è stato redatto un rigoroso protocollo in collaborazione con il Servizio igiene dell’Asl.

Il distanziamento. Nonostante gli iscritti siano la metà, la manifestazione - che coinvolge partecipanti dai 3 ai 17 anni - si svolgerà in 18 centri ludici: 6 in più delle precedenti edizioni. Il motivo è evidente: stare assieme ma distanti.

I gruppi per i piccoli da 3 a 5 anni saranno formati da 5 bambini; massimo 7 per quelli più grandi; massimo 10 per i ragazzi. Ingressi ed uscite saranno scaglionati: dal lunedì al venerdì 7.45/9 fino alle 16, ovvero un’ora in meno rispetto al passato perché alla fine della giornata bisognerà pulire, sanificare, disinfettare locali e giochi.

Il triage. L’Ufficio protezione civile del Comune in collaborazione con i volontari della Croce rossa provvederanno a misurare la febbre ai bambini che non deve ovviamente superare i 37,5. I punti di accoglienza saranno collocati all’esterno dei centri ludici per evitare che gli adulti, che accompagnano i bambini, entrino negli spazi adibiti alle attività.

Nel punto di accoglienza ci sarà una fontana o un lavandino con acqua e sapone, perché quello dell’igienizzazione delle mani dovrà diventare una sorta di rito da ripetere più volte al giorno.

Sotto i sei anni niente mascherina; mentre indosseranno la chirurgica gli operatori. Mascherina per tutti quando non si può rispettare la distanza minima di un metro.

I giochi e la mensa. Niente bagni al lido e neppure nelle piscine gonfiabili montate in passato nei cortili dei centri ludici; abolite anche le gite.

Alle associazioni che sotto la regia del Comune realizzeranno “Estate ragazzi”, è stato chiesto di fare uno sforzo di fantasia, per cercare di coniugare il diritto dei bambini a passare delle giornate divertenti con le limitazioni imposte dal virus che purtroppo - nonostante in Alto Adige ci sia un appiattimento dei contagi - circola ancora. «Sarà l’occasione – ha detto l’assessora Franch - per riscoprire i giochi del passato, quando l’estate i bambini si ritrovavano nei cortili sotto casa». L’Ufficio igiene ha fatto un elenco dei possibili giochi a seconda della fascia di età: si va dal salto della corda al gioco dello specchio, e poi percorso ad ostacoli, minigolf, corsa con i sacchi, badminton, ping pong. «Il principio - dice Librera - è che si può giocare assieme, stando però distanti». Idem per il pranzo: i cuochi prepareranno i pasti ma a tavola bisognerà stare distanti due metri uno dall’altro.

Le tariffe. Nonostante ci sia un aumento dei costi, per le famiglie la tariffa rimane immutata: per i bambini residenti nel comune di Bolzano è stata fissata a 49 euro a settimana per un figlio. Prezzi più bassi per le famiglie numerose e per quelle in possesso della Card Family +.