Sasa, ritorna la fermata a Sant’Antonio 

Soppressa a dicembre verrà ripristinata dal 18 giugno. Da luglio entreranno in servizio i mezzi elettrici sulla linea 18


di Davide Pasquali


BOLZANO. Non è stato affatto facile, perché le variazioni alle linee di norma vengono approvate dalla Provincia e poste in essere soltanto a dicembre, con l’orario invernale, ma il presidente di Sasa Stefano Pagani lo aveva promesso ed è riuscito a mantenere: da lunedì 18 giugno verrà riattivata la fermata degli autobus urbani di ponte Sant’Antonio, chiesta a gran voce dai lettori dell’Alto Adige durante il forum sulla Sasa proposto dal nostro giornale quest’inverno per dare ascolto agli utenti. E non è l’unica novità del nuovo orario estivo dei bus in partenza fra dieci giorni.

Notevole clamore aveva suscitato a dicembre, con l’introduzione dell’orario invernale, la soppressione della fermata. Il bus era in pratica l’unico collegamento pubblico che unisse Sant’Antonio e San Pietro, entrambi sobborghi non serviti da negozi e uffici, al centro della città. Numerosi soprattutto gli anziani trovatisi da subito in grosse difficoltà per via di quella che, a tutti gli effetti, era una vera e propria situazione di insostenibile isolamento. Non l’unico problema emerso nel forum organizzato dal nostro giornale fra lettori e presidente Sasa, ma di certo il più urgente. Se per quanto riguarda altre criticità emerse si sta ancora lavorando e non si escludono correttivi con l’inizio dell’orario invernale, Pagani è «particolarmente soddisfatto» di annunciare la riattivazione della fermata a Sant’Antonio. Una volta arrivato in cima a via Cadorna, il bus numero 12 proseguirà fino a ponte Sant’Antonio, dove il Comune installerà a breve un semaforo su chiamata, azionabile dall’autista Sasa. In tal modo il bus avrà agio di percorrere per primo il ponte, per poi svoltare a sinistra e raggiungere la fermata di Sant’Antonio. Dopodiché il bus proseguirà fino a castel Roncolo e poi scenderà verso la stazione a valle della funivia di San Genesio. «Sulla linea 12 - chiarisce Pagani - siamo anche riusciti ad aumentare la frequenza; ci sarà una corsa ogni venti minuti, anziché una ogni mezz’ora». Niente da fare, invece, riguardo alla fermata soppressa di viale Principe Eugenio di Savoia all’altezza delle Marcelline. «I numeri confermano: le due nuove fermate sono apprezzate». Non è possibile dire se gli utenti dei bus si siano abituati tutti quanti, «ma c’è da notare che le due nuove fermate permettono di raggiungere direttamente il centro e in contemporanea di mantenere ben servita via Fago fino in cima; nel tratto alto della via, prima non servito da collegamenti urbani, i numeri sono molto confortanti».

Un’altra novità in arrivo a breve saranno invece i cinque nuovi autobus elettrici sulla nuova linea 18, verso la zona industriale. «I primi due entreranno in servizio a luglio, gli altri tre fra settembre e ottobre». Acquistati dalla Provincia, si affiancheranno nella flotta green ai cinque bus a idrogeno e qualificheranno come itinerario sostenibile la nuova linea che collega il centro al polo dell’Innovazione al «Noi». Pagani conclude precisando che, assieme ai tecnici comunali e provinciali, in queste settimane si sta studiando la viabilità del centro. «Da settembre avremo notevoli criticità per via della nuova stazione dei bus extraurbani in via Renon. Stiamo collaborando in maniera fattiva per pesare il meno possibile sugli utenti e il resto del traffico».

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