SEXGATE - I VERBALI La baby-prostituta: "Ai clienti dicevamo di avere 18 anni"

Sentita dal magistrato che conduce l'inchiesta a Bolzano, una delle minorenni marocchine coinvolte racconta come è entrata nel giro e i rapporti con i clienti ai quali, dice, "dovevamo far sapere di avere 18 anni"
LA SCHEDA Il punto sull'inchiesta (Pdf)


Susanna Petrone


BOLZANO. Il primo aprile scorso il sostituto procuratore Donatella Marchesini ha incontrato una delle due baby-lucciole marocchine. Tra le affermazioni di quest'ultima quella che le era stato detto di dire ai clienti di avere 18 anni. La giovane ragazza ha raccontato al magistrato la propria storia e come ha iniziato a prostituirsi a Bolzano. Una ragazza partita dal proprio Paese d'origine con la voglia di una vita migliore, finendo con il vendere il proprio corpo per guadagnarsi da vivere.

L'ARRIVO IN ITALIA. «Quando mia zia veniva in Marocco ci raccontava che in Italia c'erano più possibilità, nel senso che rispetto al Marocco era tutto più sicuro. Mi è iniziato quindi ad entrare in testa questo pensiero, ne ho parlato con mio padre e poco dopo sono riuscita a convincerlo. Io avevo deciso di venire in Italia per studiare. Mia zia aveva detto che non c'era problema, sarei entrata in Italia con mio padre con il visto per turismo e poi avrebbe regolarizzato la mia posizione perché io rimanessi qui. I miei genitori non avrebbero dovuto pagare, mia zia mi avrebbe mantenuto. AAA (la seconda minorenne) era mia amica e compagna di classe e quando io le ho raccontato che sarei venuta in Italia lei ha iniziato a chiederlo a suo padre fino a che l'ha convinto e hanno deciso di farla venire in Italia. Mia zia ha conosciuto i genitori di AAA in Marocco e si sono accordati su come fare per farla venire in Italia. In estate poi mia zia è tornata in Marocco e ha portato AAA in Italia. I genitori di AAA hanno pagato 7 mila euro a mia zia per farla venire in Italia. So che AAA è venuta in Italia illegalmente usando i documenti di una delle figlie di mia zia. La trattativa per far venire AAA in Italia è stata fatta direttamente da mia zia e la 25enne non c'entra niente».

LA VITA DELLE RAGAZZE
. «AAA è arrivata in Italia prima di me ed io la sentivo poco al telefono. Quando poi io sono arrivata le ho chiesto il motivo per cui non mi chiamava mai e lei mi ha detto che avrebbe voluto dirmi di rimanere in Marocco perché si stava meglio rispetto all'Italia, però aveva paura perché io ero la nipote». «Mia zia aveva già AAA in affidamento quando io sono arrivata. La 25enne non vedeva l'ora che io arrivassi a vivere con lei. Quando sono arrivata lei già ospitava una ragazza di Milano, appena questa ragazza si è trasferita allora mi sono trasferita da lei perché aveva problemi a rimanere sola in casa».

«AAA non mi ha mai raccontato nulla della situazione che si era venuta a creare qui in Italia e cioè che era stata costretta a prostituirsi. Sono sicura che lei ha iniziato a prostituirsi prima del mio arrivo in Italia. Questo me l'ha detto la 25enne. Direttamente AAA non me l'ha mai detto. AAA aveva detto alla 25enne di non raccontarmi niente. Questa notizia mi è stata riferita dalla 25enne quando anch'io ho iniziato a prostituirmi. Sono stata messa al corrente che anche S. (un'altra ragazza, maggiorenne) aveva iniziato a prostituirsi». «La prima volta che mi sono prostituita ne ho parlato con AAA e con S. a casa di un'amica. In quella occasione me l'ha confessato anche AAA». «Ricordo che dopo circa un mese dal mio arrivo dal Marocco S. stava male e mi ha confessato che si prostituiva».

«Nell'estate 2009 S. ha detto a sua madre che la 25enne la portava da degli uomini. Mia zia ha litigato con la 25enne. Ho sentito questi litigi al telefono perché io abitavo con la 25enne. Lei si è molto arrabbiata con S. Mia zia ha chiesto anche a me se anch'io mi prostituivo ma io ho negato. Non sono al corrente se mia zia ha rivolto questa domanda anche a AAA». «Quando AAA usciva con noi la sera era perché io chiedevo a mia zia se AAA poteva rimanere a dormire la notte a casa della 25enne». «Per convincermi a prostituirmi la 25enne mi diceva che ero sola, che nessuno mi manteneva e lei invece doveva mantenere tutta la famiglia. Mi ha detto di provarci e di andare a prostituirmi con lei». «Preciso che quando andavo da omissis o comunque quando ricevevo i clienti a casa non mi preparavo come quando andavo in discoteca».

LA PRIMA VOLTA
. Quando è stata la prima volta? «Un giorno la 25enne aveva già organizzato che io avessi un incontro sessuale a tre, insieme a omissis. Io non volevo perché non mi sentivo pronta, ma lei mi ha detto di spogliarmi e di raggiungerli in camera (...) Io ho avuto circa venti incontri sessuali con lui. Non lo vedo da 4/5 mesi. Lui avrebbe voluto da me un rapporto completo ed era molto insistente e quindi non ho detto alla 25enne che non volevo più incontrarlo. Durante i nostri incontri mi ha chiesto della mia vita e io gli ho detto che frequentavo la scuola e che scuola frequentavo. Gli ho raccontato che ero sola a Bolzano. Lui mi ha chiesto quanti anni avevo e io ho risposto 18 anni. La 25enne mi ha detto che avrei dovuto dire 18 anni altrimenti sarebbero stati guai per lei. Non ha mai visto i miei documenti. Sia AAA che S. hanno avuto rapporti con lui».

«La 25enne non mi ha spiegato cosa avrei dovuto fare con i clienti. Non avevo mai avuto esperienze con ragazzi, era la prima volta che mi spogliavo davanti ad un uomo. Ero molto tesa e non sapevo cosa fare. La 25enne mi ha detto che avrei dovuto sciogliermi». «Indipendentemente da con chi andavo, chi partecipava e la durata dell'incontro sessuale noi ragazze incassavamo 50 euro perché il cliente era della 25enne. Io non so quanto guadagnasse lei. Coi clienti parlava solo lei di soldi ed il cliente pagava e poi lei ci dava 50 euro».

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