Sgomberata l’ex Enel a Ponte Druso 

Denunciati quattro tunisini irregolari. Erano riusciti a penetrare nello stabile per il momento vuoto e inutilizzato rompendo le finestre Dovranno rispondere di danneggiamento, invasione di edifici e deturpamento di cose altrui. L’edificio al momento è di proprietà del gruppo Tosolini



Bolzano. Quattro tunisini, in Italia irregolarmente, avevano trasformato in un riparo di fortuna l’ex sede Enel di via Dante, proprio accanto alla caserma dei carabinieri. Non sono però passati inosservati: sono stati sgomberati e denunciati nel corso di una operazione che ha coinvolto una quarantina di uomini dell’Arma. I quattro stranieri sono stati denunciati per “danneggiamento”, “invasione di edifici” e “deturpamento di cose altrui”. Come detto i quattro sono stati infatti sorpresi all’interno dell’edificio comunemente denominato “ex Enel” di via Dante, che gli stessi avevano di fatto occupato in maniera abusiva, rompendo alcune finestre per entrare nello stabile e danneggiando mobili e suppellettili oltre ad imbrattare i locali interni. L’ex sede Enel (ospitata nel pregiato palazzo con parco all’incrocio tra via Dante e via Marconi) è attualmente di proprietà ad una delle imprese che fanno capo alla famiglia Tosolini che però non avrebbe ancora deciso la futura destinazione anche per problemi burocratici.

Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti dato che l’edificio è diventato rifugio per senza tetto (il più delle volte irregolari in Italia) con finestre sfondate e rifiuti di ogni genere abbandonati all’interno. Per il momento non è andato in porto neppure il progetto curato lo scorso anno per trasformare l'ampio cortile con giardino in un parcheggio di rotazione in superficie, al servizio di questura, carabinieri e soprattutto dell'auditorium Haydn e del Museion.

Nel palazzo, dalla costruzione signorile, non è possibile entrare da via Dante ma ci vuole poco per scavalcare un basso parapetto in pietra in fondo alla rampa di ponte Druso e a saltare dentro. Probabilmente è quello che hanno fatto anche i quattro giovani tunisini ora denunciati dai carabinieri. Già un anno fa alcuni residenti della zona avevano segnalato alle forze dell’ordine la presenza nel giardino e nell’edificio di personaggi poco raccomandabili. Una situazione nel cuore della città che è riuscita a svilupparsi nonostante l’ex sede Enel si trovi a due passi dalla caserma dei carabinieri e da quella della polizia. Durante l’operazione di sgombero (a cui ha partecipato anche l’unità cinofila della Guardia di Finanza), i carabinieri sono riusciti anche a recuperare una bicicletta rubata, trovata nella disponibilità di un cittadino gambiano, irregolare sul territorio nazionale e già gravato da numerosissimi precedenti di polizia. Si tratta dsi una “mountain-bike” (con un valore commerciale rilevante) probabilmente sottratta da una rastrelliera nei pressi di piazza Verdi. La due ruote è stata sequestrata Immediatamente è scattata la denuncia del cittadino gambiano per “ricettazione”. Nel blitz sono stati controllati anche 10 esercizi commerciali e una cinquantina di persone. Un cittadino senegalese è stato sanzionato perché privo dei dispositivi di protezione anti Covid.













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