Il grande fratello

Sicurezza, a Bolzano arrivano altre 10 telecamere 

Via libera dal prefetto. In tutto adesso sono 150. I nuovi impianti installati a Parco Petrarca e in altre zona a rischio spacco e microcriminalità. Sul fronte del traffico verrà monitorato il delicato sottopasso di ponte Roma con gli innesti per Bolzano sud



BOLZANO. La lettera dalla prefettura è arrivata nei giorni scorsi . All’interno la richiesta e dunque il via libera al Comune per l’installazione di altre telecamere di controllo. «Saranno dieci in più» conferma Ivan Moroder, a capo della Mobilità. Il loro posizionamento aiuta ad individuare in quali punti era stata rilevata la necessità di maggiore attenzione. In particolare ne verranno installate sulla scalinata verso le passeggiate a Castel Mareccio, da dove erano giunte segnalazioni rispetto ai rischi di vandalismo o di spaccio.

Un’altra in vicolo San Giovanni: una stradina molto stretta ma che conduce da una via abbastanza trafficata, via Cavour, in alcune direttrici interne fittamente abitate. Poi a Parco Petrarca. Qui l’arrivo di una nuova telecamera farà aumentare i luoghi controllati in un quadrante molto frequentato sia di giorno che di notte e dunque incrementare la deterrenza rispetto ad episodi di microcriminalità.

Sempre in funzione della sicurezza, un altro impianto di sorveglianza verrà installato nei pressi del sottopasso di Ponte Roma che, evidentemente, richiedeva un maggior controllo anche sul piano del traffico e in generale della viabilità rispetto alla forte pressione che si registra nelle ore di punta su uno degli snodi che fanno accedere o uscire dalla Zona. Di nuovo una telecamera in via Segantini ed un’altra invece in via del Parco.

Si tratta in questo caso di una strada all’interno di un contesto molto abitato, nella zona di Rosenbach in cui più volte gli abitanti avevano chiesto di poter avere maggiori controlli su chi frequenta, anche di sera, direttrici che conducono a giardini pubblici, a giochi per bambini, a scuole e a condomini.

«Non si tratta di avere supporti soltanto sul piano del controllo della criminalità - spiega il sindaco - ma anche a livello di monitoraggio del traffico e della sicurezza complessiva di chi transita su quelle strade».

Proprio Renzo Caramaschi ha avuto nei giorni scorsi un colloquio con il questore con il quale sono stati discussi temi riguardanti la deterrenza e in generale la videosorveglianza. Con immagini che possono venir usate, pur con un rigido controllo sulla privacy, anche come supporto delle indagini di polizia.

Con questi nuovi arrivi le telecamere installate a Bolzano raggiungono un numero considerevole: oltre 150 posizionate a coprire quasi tutti i punti sensibili. Tra quelle più azionate vi sono quelle poste ad osservare i varchi della ztl, i cosiddetti “gates” che si possono vedere agli inizi di ogni via del centro chiusa al traffico ordinario. Ma altre telecamere sono in funzione accanto ai semafori, posizionate negli incroci più a rischio e che si attivano quando si supera la linea di stop una volta che sia già scattato il rosso.

Tutto questo materiale viene riversato nei computer della centrale dei vigili per essere posto a disposizione dei sanzionati in caso di reclami .

«Come si vede - aggiunge a questo proposito Ivan Moroder - il raggio d’azione delle telecamere non comprende solo la sicurezza rispetto ad atti criminosi ma punta soprattutto a monitorare il traffico e ci mette in grado di intervenire nei casi di emergenza». Altro elemento che in Comune vogliono far rilevare è che “la filosofia d’impiego di tutto questo sistema punta alla deterrenza più che sulla repressione”. In ogni caso con questa nuova immissione di 10 telecamere, Bolzano risulta uno dei capoluoghi più monitorati in tempo reale.













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