Sicurezza, un altoatesino su tre ha paura

Il 30% ha timore di uscire al buio nella zona dove vive. Cresce l’insicurezza a Bolzano e nei Comuni di medie dimensioni


di Alan Conti


BOLZANO. Gli altoatesini hanno paura. O quantomeno sono spaventati dall’idea di uscire al buio anche vicino a casa. A certificarlo è una ricerca curata dall’Astat in occasione della «Giornata Mondiale della statistica» e focalizzata proprio sui fattori che influenzano il benessere dei cittadini. Tra questi, naturalmente, anche la percezione di sicurezza. Si scopre così che un altoatesino su tre ha paura di camminare nel suo rione durante le ore serali o notturna. Il 30,6% degli altoatesini risponde di non sentirsi del tutto sicuro «quando è da solo». L’aumento rispetto al 2014 è piuttosto rilevante considerando che dodici mesi fa la stessa percentuale si attestava al 20,3%. La sensazione di disagio cresce nel capoluogo, prova ne sia che a Bolzano ad avere una percezione di insicurezza nella propria zona è addirittura il 42,7 per cento.

Astat, poi, ha anche proceduto alla valutazione generale della percezione di insicurezza sulla popolazione e anche in questo caso i dati non sono incoraggianti. La percentuale di cittadini preoccupati, infatti, è passata dal 9,4% del 2014 al 25,8 del 2015. Tra i fattori negativi che incidono sul benessere (dove spiccano il traffico al 32,5% e la difficoltà a trovare parcheggio al 27,6%) si tratta del valore con l’aumento più significativo tra tutti quelli che compongono il quadro generale campionato da Astat.

Non sono, però, le grandi città a registrare la maggiore crescita in termini di insicurezza. Le realtà che più stanno cominciando a conoscere questo fenomeno, infatti, sono i Comuni medi con una popolazione tra i 15 mila e i 50 mila abitanti. In generale, comunque, i centri urbani hanno una sensazione di pericolo del 20 per cento superiore rispetto a quelli rurali.

Facilmente immaginabile, invece, la distribuzione della paura fra i sessi. Gli uomini, infatti, si sentono sicuri nel 77,1% dei casi, mentre le donne solo al 53,8%.

L’istituto provinciale di statistica ha fornito anche una serie di fattori che determinano questa sensazione diffusa. A sorpresa uno dei più ricorrenti è la presenza di senzatetto per le strade della città. Incidono anche le eventuali esperienze precedenti per reati subiti.

«Sono quattro le dimensioni della percezione di sicurezza - specifica Astat nello studio - una sociodemografica (sesso e titolo di studio), una psicologica (grado di soddisfazione per la propria vita), il rischio di criminalità specifico (essersi trovato in situazioni in cui si ha avuto la concreta paura di subire un reato o la preoccupazione di poter subire una rapina o un aggressione) e, infine, ambientale (la presenza di senzatetto o la condizione dell’ambiente urbano).

La ricerca dell’Astat è stata realizzata nell’ambito di un progetto delle Nazioni Unite che ha scelto come tematica di riferimento «La buona statistica migliora la vita».

Oltre alla percezione di sicurezza lo studio analizza anche diversi aspetti che incidono sulla sensazione di benessere. Tra i fattori, oltre a quelli citati, vengono elencati anche la sporcizia sulle strade (16,3%), i collegamenti problematici con i mezzi pubblici (14,7%), l’inquinamento dell’aria (23,4%), il rumore (21,6%), gli odori sgradevoli (12,3%), la scarsa illuminazione delle strade (16,2%) e le cattive condizioni della pavimentazione stradale (21,9%).

Resta sotto controllo, infine, la percezione di sicurezza nelle zone rurali.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità