Sotto sequestro 412 chili di speck

Erano conservati in modo non regolare e senza documentazione nella cantina di un’azienda agricola



DOBBIACO. Erano conservati in modo non regolare in una cantina, senza la necessaria documentazione sanitaria e amministrativa, e con il controllo effettuato dagli uomini della Guardia di finanza di Brunico 412 chilogrammi di speck sono finiti sotto sequestro. L'operazione è scattata nei giorni scorsi in un'azienda agricola di Dobbiaco che svolge anche servizio di affittacamere.

Le Fiamme gialle hanno scovato 115 spalle di prosciutto, “conservate in fase di stagionatura - scrive il Comando provinciale - e destinate alla vendita illegale che avrebbe fruttato diverse migliaia di euro”.

“Lo speck – spiega ancora la Guardia di finanza – era irregolarmente tenuto in una cantina e in locali privi della necessaria documentazione sanitaria e amministrativa prevista dalla normativa europea in materia di igiene dei prodotti e sicurezza alimentare, documentazione che dovrebbe essere rilasciata dall'ufficio veterinario della Provincia. Gli alimenti – prosegue il comunicato – sono stati posti sotto sequestro amministrativo in attesa che l'ufficio provinciale competente per la vigilanza sui prodotti di origine animale effettui gli ulteriori accertamenti sanitari prima che possano essere posti nuovamente in commercio da parte dell’azienda agricola”.

L'agricoltore, intanto, è stato segnalato per l'applicazione delle previste sanzioni amministrative.

“Il fenomeno dei prodotti insicuri – continua la nota della Guardia di finanza - è da tenere in debita considerazione, in quanto determina non trascurabili rischi per la salute dei consumatori, tenuto conto che non sempre vengono osservate le dovute cautele di igiene e sicurezza alimentare nella lavorazione delle carni e i disciplinari previsti per la scelta e il trattamento delle materie prime. Inoltre – rimarcano le Fiamme gialle – tali atteggiamenti hanno effetti distorsivi sul mercato legale. I produttori rispettosi delle regole, infatti, non possono praticare i prezzi particolarmente concorrenziali dei prodotti irregolari, dal momento che gli stessi sono possibili proprio a causa del mancato rispetto delle norme vigenti”. L'intervento a Dobbiaco, precisa la Guardia di finanza, “s'inquadra nella più ampia azione di vigilanza che le Fiamme gialle della Provincia conducono ordinariamente in materia di sicurezza dei prodotti”.













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