per iva ed imposte sulla droga venduta a trento 

Spacciatori inseguiti dal fisco Il conto è di 5 milioni di euro

BOLZANO. Il principio è semplice: hai guadagnato? Ora paghi le tasse? E poco conta se i tuoi guadagni siano tutti illeciti, in questo caso addirittura calcolati in base all’attività di spaccio di...



BOLZANO. Il principio è semplice: hai guadagnato? Ora paghi le tasse? E poco conta se i tuoi guadagni siano tutti illeciti, in questo caso addirittura calcolati in base all’attività di spaccio di droga. Un principio che 24 nordafricani indagati per traffico internazionale di stupefacente hanno imparato grazie a due lettere dell’Agenzia delle Entrate. A ognuno di loro l’Agenzia ha infatti spedito (anche in carcere per chi è ancora detenuto) due cartelle esattoriali per un totale di 5 milioni di euro intimandoli a pagare Iva e Irap su quanto si stima abbiano guadagnato trafficando stupefacenti nel 2015 e 2016. Secondo quanto emerso nel corso dell’indagine denominata «Alì Baba» (Trento) nel 2015 il gruppo aveva movimentato 147,7 chili di hashish che si sono trasformati in oltre 2 milioni di dosi vendute ad 1 euro e mezzo l’una per un guadagno che supera i 3 milioni e 100 mila euro. Per la cocaina il calcolo fatto dall’Agenzia delle Entrate è lo stesso: 3 i chili di droga, 24 mila dosi a 70 euro l’una con un guadagno di 1.680.000 euro. Stesso metodo di calcolo per il 2016, anno meno ricco per l’organizzazione, quando sarebbero stati spacciati oltre 186 chili di hashish con un guadagno di quasi 4 milioni di euro. L’Agenzia delle entrate ha definito quindi l’Iva evasa (al 22%) e l’Irap non pagata arrivando così alla cifra finale richiesta a livello di erario. La tassazione dei proventi illeciti è una misura prevista da una legge del 1993. Si tratta di proventi illeciti che vengono considerati dal fisco “redditi diversi”. La tassazione che viene applicata è quella prevista nell’anno in cui è stato commesso il reato.













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