Spaccio in classe, presto le telecamere in sette scuole 

Lotta alla droga. Le immagini monitorate dalla centrale dei vigili Siglato protocollo tra Comune e Prefettura: repressione e prevenzione



Bolzano. Chi spaccia, magari aspettando i ragazzi prima dell'inizio delle lezioni, oppure affiancandoli all'uscita, chi se la scambia sulle scale d'ingresso, ecco, tutto questo mondo non avrà più la sicurezza dell'impunità. Presunta o possibile. Il Comune installerà sette telecamere di controllo davanti al altrettanti istituti. Le immagini passeranno direttamente alla centrale operativa dei vigili urbani. E gli stessi vigili, in pattuglia, stazioneranno spesso davanti alle scuole, ad integrare il controllo e, soprattutto la prevenzione. È questa la ricaduta pratica del protocollo d'intesa firmato ieri dal prefetto e dal sindaco Renzo Caramaschi a palazzo Ducale. Che integra quel «patto per la sicurezza urbana» sottoscritto a sua volta nel maggio scorso. Che poi, le telecamere saranno solo lo strumento tecnologico a supporto di una ben più vasta azione di contrasto allo spaccio e all'uso delle droghe in classe.

«Saranno poste in essere tutta una serie di iniziative che mirano in particolare all'informazione, a fornire supporti culturali e sociali ai ragazzi delle scuole, affiancando in questo lavoro gli stessi insegnanti» ha chiarito Vito Cusumano. Che, per l'occasione ha chiesto la presenza, nella sua residenza, oltreché del sindaco, anche dei vertici delle forze dell'ordine, dei rappresentanti delle Asl e dei sovrintendenti scolastici provinciali. «Certo che il supporto sostanziale a questo fronte anti spaccio dovrebbe provenire soprattutto dalle famiglie» è stato sottolineato in particolare dalle forze dell'ordine che ogni giorno operano nella trincea anche scolastica. Per questo, nello stesso protocollo d'intesa, non sono mancate le sottolineature per porre in essere in agenda particolari progetti anche di tipo sociale per sostenere giovani che abbiano la sventura di vivere in contesti urbani particolarmente fragili.

Ecco quindi che la componente repressiva è stata affiancata da un vasto ventaglio di iniziative che toccando l'ambito dell'informazione, si prefiggono di operare preventivamente rispetto alle situazioni a rischio. Che sono innumerevoli.

E, date anche molte testimonianze sia di operatori che di insegnanti, trovano proprio nelle ore scolastiche un contesto particolarmente favorevole. Perché è allora che tanti studenti si ritrovano. Le sette telecamere, infine, sono state espressamente richieste proprio dal Comune.

È questo che ha ricordato il prefetto Vito Cusumano, chiedendo poi allo stesso sindaco di integrare lo strumento tecnico con l'affiancamento operativo dei vigili urbani.

Che saranno sempre in prima linea in questo anno scolastico 2019-2020 che sta per iniziare. È la prima volta che una così articolata operazione di contrasto e di prevenzione viene posta in essere. Quando entreranno in funzione le sette telecamere? «Fatti salvi i tempi burocratici necessari - annuncia Renzo Caramaschi - contiamo di renderle tutte operative entro la metà di novembre».













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