Stangata Imi sulle seconde case Bordate contro il municipio

Gennaccaro: «In un periodo di crisi assurdo penalizzare gli alloggi sfitti, si limi il bilancio comunale» Gambetti: «Si bastona chi ha risparmiato per comprarsi casa e ha investito, una politica sbagliata»


di Davide Pasquali


BOLZANO. Bolzano è nota o, lo era, per la virtuosità nell’amministrare la cosa pubblica. Ma è realmente ancora così? Se lo chiede Angelo Gennaccaro (Udc). «La recente decisione della giunta municipale di applicare le nuove aliquote dell’ Imi, mostra il vero volto di questa giunta. Il fatto che si deve coprire un buco di circa 5 milioni, importo che si può reperire benissimo riducendo di appena l'1,5% il bilancio 2014, non giustifica bastonare su un bene che è già tartassato all’inverosimile».

Si sta parlando continuamente di ridurre le spese, sia a livello nazionale che locale, ma proprio a Bolzano, il partito di Renzi, che a livello nazionale sta riducendo la spesa pubblica, «agisce in maniera opposta, aumentando le tasse». Applicare l’aliquota dell’1,26% per le case sfitte, che attualmente, data la forte crisi, non sempre sono facili da affittare, (anche applicando il canone concordato), «è quasi un’ appropriazione indebita». Anche per le case affittate l’aliquota dell’1% e dello 0,9% rispettivamente a canone libero e concordato, non si riesce a trovare una giustificazione plausibile, specialmente per quest’ultime, che suppliscono alla sempre più pesante mancanza di case popolari e pubbliche».

Inoltre «chi ripaga tutte quelle persone che, avendo fatto sacrifici per tutta la vita comperandosi un appartamento da affittare per supplire il sempre più basso potere d’acquisto della propria pensione, adesso si ritrovano con un patrimonio ridotto di almeno un 20%?».

«E' la solita musica», rincara il consigliere indipendente Vitantonio Gambetti. «Si bastona chi ha casa, chi ha risparmiato e investito in una seconda casa (invece che andare in affitto) perché è facile da individuare, e non può scappare. Portare l'aliquota all’1,26% per le case sfitte non risolve il problema delle locazioni, aggrava invece quello dell'economia». Il malcapitato paga, ma non affitta lo stesso, perché sono le leggi in materia che lo scoraggiano.

«E non riesce neppure a venderlo (qualora lo volesse), perché il mercato è congelato». E chi glielo compera con tutte le tasse sugli immobili? Risultato: «Niente locazione (minori entrate di imposte allo Stato) e niente movimento di compravendite». E tutto l'annesso e connesso. Questo, sostiene Gambetti, «non è fare sana politica economica a beneficio del territorio amministrato, ma è esattamente fare il contrario. Certo entreranno per una volta molti denari, ma gravando pesantemente sull'economia globale. Reggeranno solo gli affitti col sussidio, con il contributo del sociale, ma presto o tardi anche quelli dovranno finire. E sarà crisi nera. Per tutti».

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