Stangata per scuola e abbigliamento

Crescono anche i prezzi dei servizi legati a casa, salute, ristorazione e alimentari. L’inflazione più alta a dicembre (+1,4%)


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Bolzano si conferma (decisamente) più cara rispetto alla media nazionale. A dirlo è il tasso di inflazione, che negli ultimi quattro anni è stato costantemente superiore al resto del Paese (lo scostamento è di circa 0,6 punti) con riflessi immediati sui prezzi al consumo. Scorrendo i dati del 2016 (forniti dall’Astat) – rapportati a quelli dell’anno precedente – si evince che in testa ci sono i servizi postali, con un incremento attorno al 9 per cento, ma ai primissimi posti ci sono anche acqua e altri servizi legati alla casa, la scuola, l’abbigliamento e gli alimentari. Il trend, tra l’altro, è proseguito anche all’inizio del 2017, come sottolinea l’Unione nazionale consumatori: a gennaio l'inflazione a Bolzano è stata del 2,1 per cento (la più alta su scala nazionale), il che si traduce in una stangata per una famiglia di quattro persone, pari a 1136 euro su base annua.

Ciononostante - spiega l’Astat - dalla fine degli anni Cinquanta l’inflazione non è mai stata così bassa come nel 2016. Il Comune di Bolzano, con un tasso medio di crescita dei prezzi pari allo 0,4 per cento, risulta il capoluogo di regione italiano con il tasso più elevato. Sul piano nazionale si calcola, invece, una contrazione di un decimo di punto. In questo caso si parla di deflazione, ovvero di una lieve riduzione del livello dei prezzi.

I prezzi che salgono e scendono. Fra il 2015 e il 2016 il gruppo di prodotti che ha registrato il calo maggiore è stato quello legato ad «Energia elettrica, gas e altri combustibili» (-5,7 per cento), seguito dalle «Spese di esercizio dei mezzi di trasporto» (-2,3 per cento). I prodotti in aumento sono più numerosi e distribuiti su vari capitoli, tanto che è difficile sintetizzarne l’andamento. Il capitolo che aumenta di più è quello dell’abbigliamento e delle calzature (+1,7 per cento, spinto dall’abbigliamento), seguito dai «Servizi ricettivi e della ristorazione» (+1,4 per cento) e dai «Servizi sanitari e dalle spese per la salute» (+1,2 per cento, spinto dai servizi ospedalieri all’1,9 per cento).

Bolzano più vicina alla media europea. Il capoluogo altoatesino si conferma decisamente più vicino alla media europea. L'Eurozona, a dicembre, ha registrato infatti una forte accelerazione: secondo le stime di Eurostat, il rialzo è dell'1,1% tendenziale contro lo 0,6% di novembre. I prezzi sono stati spinti dalla rimonta dei prodotti energetici. Si tratta di un dato superiore alle previsioni degli analisti che si aspettavano un incremento più contenuto. A fare da traino sono dunque i prezzi dell'energia che avanzano del 2,5 per cento a dicembre, contro il -1,1 per cento di novembre. I prezzi dei servizi crescono dell'1,2 per cento, contro il più 1,1 per cento di novembre e quelli di alimentari, alcol e tabacchi salgono dell'1,2 per cento contro lo 0,7 per cento di novembre.

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