Statale della Mendola, iniziano i lavori per la riapertura dopo le slavine

Ci sono ancora dei punti pericolosi, ma ora è possibile aprire i primi cantieri



Sulla strada statale della Mendola SS42, chiusa ormai da settimane causa le nevicate e le conseguenti slavine abbinate a smottamenti, la prossima settimana inizieranno i primi interventi di sistemazione nei punti dove è possibile lavorare. E' stato deciso dlla Commissione valanghe istituita presso il Comune di Caldaro.

La statale della Mendola è chiusa da settimana a cause di slavine e franennn

L'assessore provinciale competente, Christian Tommasini, afferma che "si farà tutto il possibile affinché il tratto stradale interessato possa essere messo in sicurezza e riaperto al più presto per ovviare ai disagi che in queste settimane colpiscono pendolari e categorie economiche.

Dall'ultimo sopralluogo, grazie alle temperature miti ed alla pioggia delle ultime ore la situazione risulta essere migliorata e lo strato di neve imbrigliato assieme a materiale franoso nelle opere paramassi si è ridotto sensibilmente. Come è stato previsto, nei prossimi giorni eventuali nevicate dovrebbero avvenire sopra i 1.000 metri. Permangono ancora tre punti pericolosi dove le opere paramassi restano coperte di materiale nevoso e franoso con uno strato compreso fra i 3 e 4 metri che per la mitezza climatica di questi giorni, però, continua a calare.

I parmassi non sono riusciti a trattenere i detritilalala+

Il geometra Sergio Finozzi del Servizio strade Bolzano - Bassa Atesina della Provincia, su indicazione della geologa Claudia Strada dell'Ufficio geologia e prove materiali della Provincia, membro della Commissione valanghe istituita presso il Comune di Caldaro, che ha confermato la possibilità di operare sul tratto stradale tre o quattro giorni dopo gli eventi meteo previsti nelle prossime ore, entro questa settimana provvederà ad individuare l'impresa da incaricare per partire con l'esecuzione dei primi interventi di ripristino e messa in sicurezza del tratto stradale già la prossima settimana.

In primo luogo, come riferisce il geom. Finozzi, si dovrà verificare la situazione della sicurezza in parete e la possibilità di sistemare le opere esistenti nei punti liberi da neve, quindi mano a mano che lo strato di neve calerà si proseguirà i lavori passo passo.

Nei tre punti più pericolosi gli interventi potranno essere effettuati solo quando lo strato nevoso sarà diminuito; infatti, da una prima stima, le opere di contenimento risultano essere non più efficienti ed adeguate. Del resto, come prosegue Finozzi, erano state pensate quali opere paramassi e non paravalanghe.

Con tutta probabilità saranno necessarie dalle due alle tre settimane di lavoro, salvo eventuali nuove precipitazioni, per poter disporre la riapertura del tratto stradale.

SPARIRANNO LE ROCCETTE

Per giungere ad una soluzione più duratura e per garantire la messa in sicurezza del tratto delle cosiddette "Roccette", della strada statale della Mendola, come fa presente l'assessore Tommasini, è già pronto un progetto definitivo.

Le "roccette" della Mendola come si presentano oggi e come diventeranno col nuovo progettovava

Il concorso di progettazione, come ricorda l'ing. Valentino Pagani, già direttore della Ripartizione Infrastrutture della Provincia, era stato vinto dall'ing. Mario Valdemarin, che ora ha completato il progetto definitivo che prevede la costruzione di una galleria semiaperta paravalanghe e paramassi di circa 500 metri, nonché la rettifica del tratto stradale nella sua lunghezza complessiva di circa 900 metri. In particolare è prevista la messa a norma dei raggi di curvatura con allargamento della sede stradale ed il risanamento statico degli 11 ponticelli esistenti, nonché la sostituzione ed integrazione della serie di barriere paramassi a nord e a sud della costruenda galleria. Il progetto tiene presenti le indicazioni riferite alla tutela paesaggistica ed ambientale.

Tra i passi formali necessari per l'intervento di sistemazione, il Comune di Caldaro nel frattempo ha deliberato di togliere il vincolo di tutela degli insiemi per il tratto stradale delle "Roccette"; da parte sua la Giunta provinciale ha confermato la delibera comunale e la Ripartizione Infrastrutture della Provincia ha chiesto alla Ripartizione urbanistica la necessaria conformità urbanistica.
La dichiarazione di conformità urbanistica dovrebbe pervenire entro un paio di mesi, quindi potrebbe partire la progettazione esecutiva che richiederà tra i 4 ed i 5 mesi. Se tutto procede bene, come riferisce l'ing. Pagani, e soprattutto se saranno stanziati i fondi per finanziare l'opera, che verrà a costare in totale sui 15 milioni di Euro, si potrebbe addivenire alla gara d'appalto entro la fine di quest'anno.
I lavori richiederebbero circa due anni per l'ultimazione; come da progetto sarebbero previste interruzioni complete della strada solo nelle ore notturne, mentre di giorno sarebbe garantito almeno il transito a senso unico alternato.

Come fa presente l'assessore provinciale competente Christian Tommasini, in sede di redazione del Programma annuale delle opere pubbliche sulle strade statali potrebbe essere chiarita la questione del finanziamento dell'opera.













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