Svolta Kompatscher, tour nei quartieri 

Assemblee pubbliche in maggio: «Non è una mossa elettorale, ascolterò i bolzanini». Traffico e sicurezza i temi caldi


di Antonella Mattioli


BOLZANO. A dicembre il presidente della Provincia Arno Kompatscher si è fatto immortalare con gli alpini di Gries alla Festa delle api di via Resia; tra aprile e maggio parteciperà alle assemblee cittadine nei quartieri. Strategia preelettorale in vista dell’appuntamento di ottobre; ma il diretto interessato nega sostenendo che gli incontri con gli abitanti del capoluogo rientrano negli impegni che aveva preso con i sindaci dei 116 Comuni altoatesini all’inizio del mandato.

«Dal 2013 ad oggi - spiega il presidente - ho già fatto 81 assemblee pubbliche in altrettanti Comuni. Avevo già dato la disponibilità quando sindaco era Luigi Spagnolli, ma non se ne era fatto nulla. Adesso Caramaschi mi ha chiesto di incontrare i cittadini. Negli altri comuni che sono più piccoli si è fatto un unico incontro; a Bolzano per una questione di dimensioni se ne organizzerà uno in ogni quartiere. La scaletta sarà più o menoquesta: prima parla il sindaco e spiega quello che è stato fatto; poi parlo io, quindi largo alle domande dei cittadini. Che in genere sono quasi tutte dirette a me ».

Ieri pomeriggio il sindaco Renzo Caramaschi ha convocato i cinque presidenti di quartiere - Alex Castellano (Don Bosco), Renata Tomi (Europa-Novacella), Christine Gasser (Oltrisarcio-Aslago), Armin Widmann (Centro-Piani-Rencio), Giulio Righele (Gries) - per concordare le date delle assemblee pubbliche che si svolgeranno a primavera prima con il questore Giuseppe Racca e poi con il presidente Kompatscher.

Con Racca si parlerà in particolare di sicurezza reale, sicurezza percepita, prevenzione della microcriminalità; mentre con il presidente della Provincia è facile prevedere che si spazierà dal traffico alla viabilità, all’urbanistica; dalle strutture per i profughi agli investimenti nel sociale.

Dopo anni in cui la Provincia ha investito più in periferia che sul capoluogo, i bolzanini hanno molto da chiedere soprattutto per quanto riguarda la viabilità. Il traffico è infatti il problema che affligge tutti i quartieri: da Don Bosco stretto tra l’asse di via Resia e quello di via Druso a Oltrisarco dove la via Claudia Augusta viene usata sempre più spesso per bypassare le code sull’arginale.

«Per non parlare di via Vittorio Veneto - dice Righele, presidente della circoscrizione Gries - invasa ogni giorno dal fiume di auto di pendolari che arriva dal Meranese e dall’Oltradige». E il traffico più che la sicurezza preoccupa anche la presidente del quartiere Europa Tomi: «Il punto più critico è rappresentato dall’incrocio via Palermo-via Milano».

Ma l’attenzione, in questo momento, è concentrata in particolare sull’area a ridosso del centro storico, dove sono iniziati i lavori di demolizione del deposito ferroviario di via Renon. «Nel giro di pochi mesi - dice il presidente del quartiere Widmann - ci sarà il gigantesco cantiere Benko, destinato a durare anni. L’incontro col presidente Kompatscher sarà l’occasione per affrontare il tema».













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