Svp, solo quattro vitalizi «restituiti»

L’«ultimatum» scade il 10 aprile ma non si è più mosso nessuno. Irritati i giovani: «Rispettate l’invito del partito»


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Il 10 aprile è dietro l’angolo e i bonifici non partono. Scadranno giovedì i termini fissati dalla Svp ai propri consiglieri ed ex consiglieri per restituire gli anticipi ricevuti nella operazione sui vitalizi d’oro. Era stata questa la decisione presa dalla Parteileitung per raffreddare gli animi della base, infuriata per gli anticipi milionari: restituire subito, senza attendere di vedere quale legge partorirà il consiglio regionale per rimediare all’errore. Il termine è stato fissato in casa Svp poco meno di un mese fa, ma da allora nulla si è mosso.

L’elenco di chi ha restituito è fermo al solito piccolo gruppo: Sabina Kasslatter Mur, l’Obmann Richard Theiner, Martha Stocker e Florian Mussner. L’invito a restituire riguarda solo i politici della Svp che ancora non riscuotano il vitalizio.

Sono stati i giovani della Svp a ricordare il conto alla rovescia sabato nella assemblea di Marlengo che ha eletto il nuovo leader René Tumler. I giovani hanno incalzato i propri rappresentanti. «La nostra richiesta è che i beneficiari restituiscano il denaro ricevuto. Questa è stata anche la decisione del nostro partito, che ha fissato il 10 aprile come termine. Mancano pochi giorni e finora si sono mosse pochissime persone. L’Obmann Theiner si è comportato bene: è stato tra i primi a restituire e ha chiesto che questo gesto venga compiuto da tutti gli altri. Aspettiamo che arrivino», così Tumler. La Parteileitung si era limitata a indicare la data del 10 aprile, senza annunciare a quali conseguenze andrà incontro chi non effettuerà i versamenti. Oltre alla restituzione degli anticipi in denaro liquido, la Svp aveva chiesto ai propri consiglieri ed ex consiglieri di sottoscrivere anche una dichiarazione di rinuncia alle proprie quote nel Fondo Family. E poi resta aperto il problema della categoria dei 210 mila euro: si tratta del consiglieri provinciali eletti per la prima volta nel 2008, a cui al termine della legislatura il consiglio regionale aveva restituito quanto avevano versato come accantonamento previdenziale. La direzione della Svp aveva inserito anche questo gruppo nell’invito a restituire. Un appello caduto nel vuoto. Josef Noggler aveva dichiarato subito: «Non credo che dovremo restituire il denaro. La nostra situazione è completamente diversa rispetto a chi ha beneficiato delle “liquidazioni”». Come Noggler (212 mila euro), anche Christian Egartner (64.746 euro), Maria Hochgruber (212 mila), Elmar Pichler Rolle (212 mila), Arnold Schuler (212 mila), Dieter Steger (85 mila). E così dei 210 mila euro nella Svp non si è più sentito parlare. Tra oggi e domani la giunta regionale discuterà del parere del consulente Luca Nogler.

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