Talìa, la piccola coop che hanno voluto all’Expo

Grazie all’alta qualità delle sue mostre, si sta imponendo a livello nazionale A Milano l’esposizione di 81 incisioni dedicate al cibo nel corso dei secoli


di Fabio Zamboni


BOLZANO. C'è, a Bolzano, una piccola cooperativa cuturale che fa piccole grandi cose. Si chiama Talìa, con l'accento sulla i come la musa greca del teatro e riesce a curare pur con poveri mezzi e nessun contributo mostre di un certo livello. Basterebbe citare quella sul Guercino ospitata al museo Mercantile di Bolzano nel 2012. Oppure quella del 2013 nel Museo del Duomo con preziose incisioni firmate anche Rembrandt e Carracci. Se ne parliamo ora è perché ancora per pochi giorni resterà aperta all'Expo di Milano "A tavola con Bacco", mostra che propone 81 incisioni degli ultimi quattro secoli e che ha l'ambizione di sbarcare nei prossimi mesi anche a Bolzano. Ci racconta tutto Gino Bombonato, archeologo e presidente di Talìa: "La nostra cooperativa, che aderisce a Federcultura, la federazione dell coop che si occupano di cultura, è nata in sordina, per pura passione, ma in pochi anni è arrivata a curare iniziative che non avremmo nemmeno immaginato di poter curare".

La mostra sul Guercino, ad esempio?

Certo, ma quella attualmente allestita a Expo  è ancora più prestigiosa. In realtà i due eventi sono collegati, perché tutto nasce da un terremoto.

In che senso?

Quello che quattro anni or sono mise in ginocchio l'Emilia. Fra gli edifici danneggiati gravemente c'era anche la Pinacoteca di Cento, presso Ferrara.  Il direttore della Pinacoteca lanciò un appello, offrendo gratuitamente i quadri del Guercino sfuggiti al terremoto alle istituzioni che avessero allestito mostre devolvendo il ricavato alla ricostruzione della Pinacoteca stessa. Risposero musei di livello internazionale come l'Ermitage di San Pietroburgo, e metropoli come Tokyo e Rio de Janeiro, ma noi di Talìa fummo i primi a farci vivi e allestimmo la mostra al Mercantile. Una grande soddisfazione. Portammo a Cento un assegno di soli tremila euro, ma fummo premiati da un incontro fatale: il nostro modo di lavorare piacque molto a una coppia di collezionisti d'arte di Cento, i coniugi Alberghini, che ci proposero altre iniziative. Così prima allestimmo una mostra sulle streghe a Castel Presule e a Palazzo Pock a Bolzano, poi fummo contattati per il progetto finito all'Expo.

Quindi dedicato al cibo.

Certo, cibo e vino. La Banca del Credito Cooperativo voleva organizzare un evento nel Comune di Sesto San Giovanni, presso l'Expo,  con le incisioni della collezione Alberghini ma a quel punto i due collezionisti hanno imposto Talia per l'organizzazione dell'evento, che prima è rimasto mesi alla Biblioteca di Sesto e che ora ha traslocato dentro l'Expo, a Cascina Triulza.

Con quali risultati?

“"A tavola con Bacco", così si intitola la mostra di cui è stato realizzato anche un bel catalogo, è stata un banco di prova formidabile.

Ma quanti sono i membri di Talìa?

"Soltanto quattro ma molto appassionati di arte. Io, che sono un astronomo mancato finito a guardare più in basso facendo l'archeologo, sono il presidente, mentre la vice è Silvia Invernizzi, restauratrice. Gli altri sono Martino Bombonato e Tiziana Rusconi".

Ambizioni, progetti?

"Beh, per ora ci acconteremmo di portare a Bolzano la mostra che abbiamo curato a Sesto e all'Expo, stiamo cercando gli spazi adatti. Si tratta di incisioni preziose, di artisti come Dürer e Jacopo Francia.  In una è riprodotto il Cenacolo di Leonardo con la luce che aveva duecento anni fa. Poi vedremo, la nostra passione non ha limiti...".













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