Talvera: più vigili, luci e telecamere

Il sindaco accoglie le richieste dei bolzanini per aumentare la sicurezza in uno dei luoghi più amati della città


di Antonella Mattioli


BOLZANO. «Nessun recinto, sarebbe assurdo: il bello dei prati del Talvera - dice il sindaco - è che sono aperti, a disposizione di tutti. Invece bisogna garantire maggior sicurezza a tutta la gente perbene che li frequenta ogni giorno». Sono le sei di sera di un giovedì di metà ottobre e sui prati è un viavai di mamme con bambini al seguito, anziani che passeggiano, donne e uomini di tutte le età che fanno footing: con Renzo Caramaschi facciamo un giro in uno dei luoghi più amati e frequentati dai bolzanini. Vicino alla riva del Talvera c’è una pattuglia della guardia di finanza che sta effettuando dei controlli tra i cespugli usati abitualmente dagli spacciatori per depositare la droga; la rissa di un paio di settimane fa, in cui sono comparse anche le mazze da cricket, è avvenuta poco più in là, vicino ai campetti polifunzionali. Sono episodi come questo che rischiano di far diventare questa parte della città terra di nessuno.

Nel sondaggio online, promosso dall’Alto Adige, proprio sui prati del Talvera, i bolzanini chiedono innanzitutto più controlli da parte della polizia municipale. L’amministrazione cosa risponde?

«Già oggi da parte di carabinieri, polizia, guardia di finanza, vigili urbani c’è una particolare attenzione per quest’area. Ma l’obiettivo è un’ulteriore intensificazione dei controlli: all’inizio dell’anno prossimo saranno in servizio quattro nuovi vigili e due ispettori. Non abbiamo la bacchetta magica e neppure risorse infinite, però per me la sicurezza è una priorità e ci sto investendo parecchie risorse. Tanto per fare un esempio, le assunzioni e l’acquisto di una nuova macchina ci costeranno 300 mila euro in più all’anno».

Tra le richieste dei cittadini per aumentare la sicurezza ci sono anche le telecamere, verranno messe anche qui?

«All’inizio del 2017 ne installeremo una novantina nei punti più critici, a partire dagli ingressi della città per arrivare appunto ai prati. Abbiamo deciso di spendere qualcosa in più per dotarle di un sistema ad hoc che si attiva ogni volta che si verifica qualcosa di anomalo. Il piano sicurezza prevede inoltre un potenziamento dell’illuminazione lungo tutte le passeggiate, dotando i lampioni delle luci a Led».

Bene la sicurezza, ma da anni si sollecita l’amministrazione a dotare quest’area - come avviene in tutti i posti civili - di servizi igienici: c’è qualche possibilità?

«La richiesta è comprensibile, ma - sono sincero - difficilmente attuabile».

Perché?

«Perché se poi non ci mettiamo gli addetti ai controlli, i servizi igienici vengono usati per motivi completamente diversi che si possono facilmente immaginare».

Tra le proposte dei cittadini c’è anche quella che prevede l’apertura di chioschi e food truck per rendere l’area più frequentata e quindi più controllata: contrario o favorevole?

«Contrario. Abbiamo già alcuni bar sulle passeggiate, se ne mettessimo altri, non ce la farebbero a sopravvivere».

E allora come si immagina di renderli più vivi e quindi più sicuri?

«Con tanti piccoli eventi culturali e musicali: iniziative che costano poco e hanno il merito di attirare la parte sana della nostra società che poi è la maggioranza. Abbiamo già un programma che riguarda i quartieri e lo estenderemo anche ai prati del Talvera. Tutto quello che possiamo fare per aumentare la sicurezza, lo faremo. Poi, ma questo è un problema nazionale e no n solo bolzanino, dovrebbe esserci la certezza della pena. Oggi uno viene arrestato e il giorno dopo è di nuovo libero. Nei confronti comunque di coloro che hanno causato la rissa di due settimane fa, sono scattate le denunce e c’è stato anche un arresto. Inoltre chi era ospitato in strutture è stato espulso. Speriamo che tutto ciò possa servire».













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