BOLZANO

Tariffe più alte per avere Bolzano pulita

Previsti aumenti dalla Seab per pagare le telecamere contro chi sporca e per controllare le isole ecologiche


di Massimiliano Bona


BOLZANO. «Una volta utilizzato, per la riduzione delle tariffe (calate dell’11% nel 2015 ndr), il milione e 900 mila euro di utili di cui disponevamo, nel 2017 dovremo mettere in conto lievi aumenti. I 18 milioni di euro che oggi spendiamo per l’igiene urbana probabilmente non basteranno più»: Rupert Rosanelli, presidente di Seab, fa capire che avere una città pulita e controllata – anche con le telecamere – ha un prezzo. I costi di gestione aumenteranno inevitabilmente, anche se non di molto. A breve sarà assegnata una consulenza esterna per decidere le strategie future in materia di rifiuti.

Presidente, Bolzano è davvero più pulita rispetto a due anni e mezzo fa, quando venne introdotto il nuovo sistema di raccolta?

«L’inizio è stato difficoltoso, ma strada facendo è aumentato (di molto) il senso civico. La differenziata è salita addirittura al 70% ed è diventata più importante del residuo. Certo, gli incivili ci sono ancora, ma sono una piccola minoranza».

Tra i correttivi già introdotti quali funzionano meglio?

«Il raddoppio delle squadre nelle zone critiche della città – e questo a partire dalle 5 del mattino – ma anche il lavaggio frequente dei cassonetti. Se qualcosa non va, a differenza di altri ambiti, si vede subito e fioccano le proteste. Anche per questo cerchiamo di impegnarci a fondo. I bolzanini hanno cambiato testa e rispettano le regole».

Seab ha realizzato utili (1,9 milioni), che poi sono stati impiegati per ridurre le tariffe. Non c’è margine per tagliare oltre?

«Al contrario, per il 2017 bisognerà mettere in conto lievi aumenti. Per la videosorveglianza, per l’eventuale introduzione del porta a porta per alcune frazioni di rifiuto, per la lavorazione più accurata di alcuni materiali di scarto e per le esigenze di alcuni gruppi di utenze».

Per elaborare la nuova strategia Seab ingaggerà un consulente esterno?

«Sì, a breve assegneremo l’incarico. Dovrà prospettarci i possibili scenari di intervento, sulla base di indicazioni che fornieremo noi».

Ma per questo non bastavano i tecnici Seab?

«In realtà il personale non operativo è ridotto all’osso rispetto, ad esempio, alla trentina Dolomiti Energia. Poi, uno sguardo dall’esterno con pro e contro delle varie soluzioni può essere molto utile».

Il commissario vi ha già rinnovato la concessione?

«Sì, per 30 anni. Entro giugno presenteremo il piano con tutte le novità. L’obiettivo è avere una città pulita, con l’aiuto di privati e aziende».

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