Terreno Ipes, indagata Katia Tenti

E’ direttrice di dipartimento in Provincia e braccio destro dI Tommasini. Perquisizioni a casa e in ufficio, sequestrato il pc


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Finalmente ha un nome il terzo indagato dell’inchiesta sul terreno Mair-Defranceschi che gli imprenditori Dalle Nogare hanno individuato e bloccato (con un preliminare notarile di acquisto) oltre via Resia per vincere il bando da 25 milioni di euro relativo alla costruzione di 110 alloggi Ipes. Si tratta di Katia Tenti, bolzanina di 45 anni, direttrice di dipartimento dell’assessorato provinciale che si occupa di scuola e formazione, cultura italiana, edilizia sociale e lavori pubblici.

In sostanza è finito sul registro degli indagati il braccio destro operativo del vicepresidente della giunta Christian Tommasini. E’ l’ennesimo intreccio tra affari e politica che questa inchiesta sta riservando. L’ipotesi di accusa è di abuso in atti d’ufficio in quanto la dottoressa Tenti sarebbe intervenuta indebitamente per porre le condizioni che portassero ad una rapida approvazione da parte del consiglio comunale dell’attestato di idoneità del terreno per la trasformazione da “verde agricolo” in “edificabile”. Per il momento non è trapelato quale iniziativa o quale atto in particolare sia imputabile all’alto funzionario provinciale. Gli inquirenti avrebbero però in mano elementi sufficienti a sostenere che la direttrice di dipartimento avrebbe esercitato pressioni al fine di procurare intenzionalmente un ingiusto vantaggio all’impresa Dalle Nogare o, per lo meno, ad Antonio Dalle Nogare a cui la stessa Tenti risulterebbe legata da un rapporto d’amicizia.

E’ questo il contesto in cui gli inquirenti si stanno muovendo. Ieri i carabinieri dei Ros hanno effettuato una perquisizione a casa della direttrice di dipartimento dell’assessorato provinciale, per poi spostarsi in Provincia nell’ufficio della stessa Katia Tenti. Come sempre accade in questi casi la direttrice è così venuta ufficialmente a conoscenza di essere finita sul registro degli indagati. L’acquisizione degli atti è avvenuta alla presenza dell’avvocato difensore Carlo Bertacchi. Oltre ad alcuni documenti cartacei, i carabinieri hanno anche provveduto ad acquisire copia della memoria digitale della posta elettronica a caccia di email che possano risultare importanti per la ricostruzione di quanto accaduto. Hanno sequestrato l’I-Pad, l’I-Pod e la memoria del computer privato di Katia Tenti. Come noto i due imprenditori Angelo ed Antonio Dalle Nogare (padre e figlio) sono indagati per «istigazione alla corruzione» per aver - secondo l’ipotesi accusatoria - offerto o promesso denaro per ottenere il via libera in Comune o in Provincia all’idoneità del terreno in questione. Agli atti del procedimento c’è però anche il verbale delle deposizioni dell’avvocatessa Bianca Maria Giudiceandrea (dell’ufficio legale del Comune) che sostanzialmente smentisce di aver subìto pressioni ad opera della direttrice di dipartimento per la questione del terreno oltre via Resia destinato ai nuovi alloggi Ipes. Gli inquirenti però sembrano avere in mano altri elementi per sostenere l’ipotesi accusatoria. E’ probabile che nelle prossime ore gli investigatori decidano di convocare i tre indagati per una prima deposizione. Angelo ed Antonio Dalle Nogare hanno ammesso di aver contattato diversi consiglieri comunali al fine di ottenere un voto favorevole per il via libera all’idoneità urbanistica del terreno. Entrambi negano però di aver mai offerto o promesso denaro a qualcuno. Potrebbero essere convocati anche i principali referenti della nuova società (la «Mapp srl» ) che la stessa « Dalle Nogare Costruzioni sel»sarebbe stata indotta a costituire nel settembre del 2011 cedendo il 40 per cento alla «Veba Invest srl» le cui quote in gran parte sono riconducibili a Siegfried Unterberger (ex Obmann della Volkspartei di Merano) e all’immobiliarista venostano Peter Paul Pohl. Su questo fronte i potenziali sviluppi dell’inchiesta sono imprevedibili e potrebbe riproporre teoremi già noti in Alto Adige (ma sempre attuali a quanto pare) sulla necessità di poter contare su determinati appoggi politici per poter aspirare a concludere affari ad un certo livello con la pubblica amministrazione.

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