Tolta la «Riabilitazione» al Tappeiner

Dall’ospedale alle cliniche, interventi anche su primariati e guardia medica. Rossi Saretto (Pd) si rivolge al sindaco


di Giuseppe Rossi


MERANO. La riforma della sanità altoatesina si affaccia in maniera concreta per la prima volta anche sul territorio del Burgraviato e della val Venosta. Da qualche giorno il gruppo di lavoro che sta studiando i modi per risparmiare sui costi dell’Azienda sanitaria ha presentato la propria proposta all’assessorato provinciale alla sanità. Obiettivo dell’intervento, che si sviluppa in quattro operazioni di sicuro non indolore per il personale e per i pazienti, è quello di salvare tutti i posti di lavoro oggi occupati tra Merano e Silandro e, soprattutto, evitare che si arrivi alla chiusura del reparto di chirurgia (compreso il pronto soccorso chirurgico) dell’ospedale venostano.

Sull’argomento ieri la consigliera comunale del Pd Daniela Rossi Saretto ha presentato una allarmata interrogazione al sindaco Günther Januth chiedendo rassicurazioni. Ma vediamo nel dettaglio quali sono i quattro provvedimenti che nelle intenzioni del gruppo di lavoro che fa capo al comprensorio sanitario dovrebbero essere attuali per ottenere i risparmi necessari a far quadrare i conti alla sanità provinciale per la parte ovest della provincia di Bolzano.

Natalità. I due reparti di ginecologia e pediatria dell’ospedale di Merano, come anche la pediatria di Silandro dovrebbero essere trasformati in un dipartimento: un primario e uno staff dirigenziale unico. Va ricordato che già oggi la pediatria di Silandro fa capo al primario Josef Egger, effettivo all’ospedale Tappeiner di Merano.

Chirurgia. Anche in questo caso la proposta di riassetto prevede la creazione di un unico primariato tra Merano e Silandro. Il vantaggio sarebbe che posti letto, reparto e pronto soccorso di Silandro rimarrebbero al loro posto evitando trasferte per gli abitanti della val Venosta fino a Merano.

Guardia medica. Il terzo intervento di razionalizzazione riguarda il servizio di guardia medica all’ospedale Tappeiner. Oggi il servizio viene garantito in contemporanea per diverse specialità. In futuro la guardia media dovrebbe essere coperta da medici generalisti, meno specialisti e meno medici ma capaci ugualmente di intervenire nei casi di emergenza o di richiesta di prestazioni dentro le mura ospedaliere.

Riabilitazione. L’operazione di riorganizzazione più massiccia riguarda il settore della riabilitazione. Il Burgraviato con i posti letto oggi garantiti da reparto ospedaliero, clinica Martinsbrunn, Sant’Anna e Salus Center di Prissiano garantisce un’offerta di posti letto che va ampiamente sopra il parametro dei 0,7 ogni mille abitanti. È vero che il Martinsbrunn a medio termine perderà quei posti letto al termine della trasformazione in soggiorno per anziani, ma la riduzione dei 33 posti non sarà comunque sufficiente per rientrare nei parametri. La proposta che arriverà sul tavolo dell’assessore Martha Stocker è quella di cancellare i 19 posti letto presenti all’ospedale Tappeiner e di passarli alle due cliniche private che rimarranno, la Sant’Anna e la Salus. Il controllo dell’attività dovrà però rimanere saldamente nelle mani dei medici ospedalieri. Al loro posto in via Rossini rimarranno invece gli ambulatori di riabilitazione. Le quattro proposte principali elaborate dal gruppo di lavoro del comprensorio sanitario meranese fanno parte dei 140 provvedimenti che complessivamente sono stati elaborati in questi mesi e che dovranno passare tutti al setaccio dell’assessorato provinciale alla sanità.













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