Tommasini: «Abbiamo un Pd più forte di prima» 

L’assessore: «Restiamo un partito di centrosinistra, giusto allargarci al centro» Sui rapporti con la Svp: «Huber avrà le spalle robuste per confrontarsi»



BOLZANO. Più centro e meno sinistra nel Pd. È questo il risultato delle primarie di domenica scorsa. L’anima più progressista del Pd, che fa capo alla lista Orlando, entra nella assemblea provinciale solo con 5 eletti su 35. «Ma il Pd resta un partito di centrosinistra, che sa di dover rappresentare questa area», interviene Christian Tommasini, esponente della Lista Orlando, «Ne parleremo venerdì con Piero Fassino, che sarà a Bolzano per presentare il suo libro ed è stato incaricato da Renzi proprio di fare da pontiere con l’area di centrosinistra (incontro alle ore 20.30 di venerdì nella sala Fronza del teatro Cristallo, con la moderazione di Alberto Faustini, direttore dell’Alto Adige)».

Intanto ieri c’è stato l’incontro informale tra il neo segretario Alessandro Huber e Uwe Staffler, lo sfidante alle primarie. Scrive Huber sulle sua pagina facebook: «Uwe è stato gentile, come del resto sua natura. Mi ha assicurato che resterà nel Pd, ed è una buona, ottima cosa». Eventuali uscite dal Pd, secondo Huber, «non avrebbero alibi. Le primarie si sono svolte con grande partecipazione e regolarità. Non hanno deciso circoli ristretti, caminetti, consorterie: ha scelto, sovrana, la volontà popolare». Così Tommasini, che ha appoggiato Huber, a proposito dei nuovi equilibri nel Pd e dei rapporti con la Svp.

Non la preoccupa il ridimensionamento dell’area più progressista del Pd?

«Con Carlo Costa abbiamo deciso insieme di organizzare le primarie con due liste di maggioranza, la Renzi e la Orlando. Non siamo in concorrenza, anzi, con queste primarie si è concluso il percorso iniziato con la “Leopoldina”. È vero che è stata recuperata un’area centrista, ma non lo vedo come un problema. Al contrario, rende più forte il Pd. È altrettanto vero che esiste il tema del centrosinistra e della sinistra nel Pd. Anche per la sua storia personale sono convinto che Huber lavorerà per una apertura al centrosinistra. La nostra preoccupazione è avere un Pd centrale in questa terra complicata. È un attimo, e si sbanda a destra. Lo abbiamo appena visto in consiglio provinciale con la mozione dei Freiheitlichen sulla cosiddetta “schedatura” etnica dei bambini».

Huber ha detto che certi “incidenti” non devono più succedere. Si deve discutere con la Svp prima.

«Certo che tutto passa attraverso un rapporto più solido con la Svp. Sulla convivenza siamo andati avanti, pensiamo solo all’operazione di storicizzazione dei monumenti fascisti. Proprio per questo non ha senso scivolare su una buccia di banana. Anche in una terra ricca, ma complessa, la pace va conquistata giorno per giorno. Dopo le primarie abbiamo un partito più solido, con una maggioranza larga, grazie alla quale Huber avrà l’autorevolezza di intavolare un dialogo più forte con la Svp. Anch’io, come assessore, ho bisogno di avere un partito al mio fianco».

Intanto la Svp quella mozione l’ha votata, senza preoccuparsi della reazione del Pd.

«Non credo che la mozione avrà conseguenze pratiche. Sarà servita solo a scatenare preoccupazione e rabbia. Un motivo in più per non cadere in certe provocazioni. Capisco che la Svp certe volte debba “coprirsi” a destra, ma ne vale la pena?» (fr.g.)

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