Toponimi bilingui, la proposta di Berger"Usiamo i disegni al posto dei nomi"

L'assessore Svp Hans Berger ha lanciato la proposta di sostituire le parole con delle figure, in modo da non dover tradurre termini come baita o ruscello, indicandoli con un 'ideogramma'. Durnwalder risponde a Fitto: "Si traduce solo ciò che è traducibile"



BOLZANO. Sta per scadere quello che in Alto Adige è stato visto come un ultimatum del ministro per gli affari regionali Raffale Fitto, che aveva chiesto alla provincia autonoma una risposta chiara sulla questione dei cartelli segnaletici in montagna, spesso ultimamente scritti soltanto in tedesco.

Nella vicenda dei toponimi sui sentieri, realizzati in tedesco dall'Avs ma che il Cai vorrebbe bilingui, intanto spunta una proposta inedita: anziché le parole si usino i pittogrammi. L'assessore Svp Hans Berger ha lanciato la proposta di sostituire le parole con delle figure, in modo da non dover tradurre termini come baita o ruscello, indicandoli con un 'ideogramma'.

Nel frattempo  il governatore Svp Luis Dunwalder ha fatto sapere di avere risposto all'ultimatum di Fitto, ribadendo che ''va tradotto solo ciò che è traducibile"  e che ''vanno usati soltanto i nomi storicamente accertati''.













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