Tram, è guerra sulle cifre Il sindaco: «Conti sballati» 

Caramaschi irritato dalla somma ipotizzata da Mussner per la realizzazione «400 milioni? Un dato gonfiato che non tiene conto della gestione dei privati»


di Paolo Campostrini


BOLZANO. «Alla fine, ieri sera (sabato ndr) ho parlato con l'amico Florian...». E dunque , sindaco? «Abbiamo convenuto che non era il caso, in questa fase, parlare di cifre». In effetti si è sfiorato l'incidente diplomatico tra l'ex assessore alla mobilità Mussner e il municipio. Il primo a rispondere, molto seccamente ad una interpellanza dei Verdi sui costi insiti nella proposta dei privati per due linee tranviarie (“397 milioni e cinque anni di lavori”), il secondo a saltare sulla sedia e a tempestarlo di telefonate.

«Beh - dice ora Caramaschi - nel mentre è in corso una valutazione sull'offerta di ppp ( partenariato pubblico privati ndr)non mi sembrava il caso dire delle cifre. C'è il rischio di inficiare anche la regolarità dell'asta, mettendo sull'avviso altri possibili partecipanti». Infine il chiarimento. Che sarebbe, secondo il municipio, di questa natura: il costo di quasi 400 milioni oltre ad essere una somma teorica non tiene conto di una serie di variabili essenziali e, soprattutto, dice ancora il sindaco, «l'assessore e i suoi tecnici hanno fatto il calcolo mettendoci dentro non solo le spese di costruzione ma anche quelle di esercizio, di manutenzione, di prospettiva di costi ventennale, perché sarebbe questo lo spazio temporale in cui i privati assumerebbero la gestione delle linee». Per chiarezza aggiunge: «Sarebbe come se al momento di comprare una macchina il concessionario non dicesse il prezzo di vendita effettivo ma ci aggiungesse anche la benzina per cinque anni, il bollo, l'assicurazione e l'usura del mezzo...». Quello che teme il Comune, che resta, nonostante l'interesse strategico della Provincia, il referente formale del progetto tram e dunque anche del partenariato possibile coi privati, è che questa cifra, così come risulta dalla risposta all'interpellanza, riapra un dibattito anche politico sui costi-benefici dell'operazione. Perché l'altro elemento, che porrebbe la spesa effettiva per l'infrastruttura nella giusta prospettiva, riguarda la compartecipazione alla spesa tra i diversi soggetti istituzionali.

Con questa schema: 1) secondo l'accordo primigenio Comune-Provincia il programma prevedeva (e prevede, al netto della nuova proposta della cordata italiana-francese) una sola linea da 130-150 milioni con costi da dividere 50% tra municipio e palazzo Widmann; 2) a questa cifra andrà sottratta quello che invierà lo Stato dopo la richiesta di Bolzano e l'elaborazione, così come illustrato dal ministero per ottenere i contributi, di un Pums , piano della mobilità sostenibile: questa cifra si colloca intorno al 40% del totale ; 3) con l'arrivo della proposta di ppp i privati hanno prefigurato di sostenere “gran parte dei costi di costruzione” e di mettere in piedi anche una seconda linea, da via Roma a don Bosco - via Resia , a fronte della possibilità di gestire la struttura per almeno vent'anni; 4) intorno all'eventuale “interesse pubblico” della proposta sta agendo una conferenza dei servizi che dovrà dare una risposta entro 90 giorni. «Come si vede - insiste il sindaco - si sta parlando di cifre virtuali: la proposta dei privati sarà accolta? E ancora: a quanto ammonterà il contributo statale? Si farà o no una seconda linea?». A questo proposito, lo scenario che potrebbe emergere è che, al costo di una linea (150 milioni) Bolzano potrebbe averne due, perché è ancora tutta da concordare la dimensione finanziaria di quel “gran parte” dei costi di costruzione della infrastruttura così come citato nella proposta. Ecco perché sabato pomeriggio, quando è stata resa pubblica la risposta assessorile all'interrogazione, Caramaschi aveva un diavolo per capello. Anche per la ragione che da una interrogazione dei Verdi avrebbe potuto coagularsi una polemica in grado di colpire un'altra verde molto vicina al sindaco, Maria Laura Lorenzini, tra l'altro una delle più accanite sostenitrici del progetto tram per Bolzano.

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