«Tram, chi è contro il progetto  non vuol bene a questa città» 

L’intervista. Il sindaco: «Il contributo dello Stato ci sarà: hanno stanziato un fondo di un miliardo e 332 milioni Non ci sono altre soluzioni per liberare la città dal traffico e dall’inquinamento. Altrimenti rassegnamoci a stare tutti in coda»


ANTONELLA MATTIOLI


Bolzano. «Chi sta alla finestra come chi è contro, non ama questa città. Solo il tram può salvare Bolzano dal traffico e dall’inquinamento. Altre soluzioni non ce ne sono: tanto che tutte le grandi città puntano su questo mezzo di trasporto. Che siano tutti stupidi gli altri e noi i più intelligenti a non fare nulla; non approfittando della possibilità che ci viene offerta dal budget messo a disposizione dello Stato a favore della mobilità sostenibile? Comunque se vincerà il no, nessuno si lamenti più se si sta tutti in coda e in città c’è caos dodici mesi all’anno». Alle otto di mattina di un tranquillo venerdì di Ognissanti, il sindaco Renzo Caramaschi è un fiume in piena.

La scadenza del 24 novembre - giorno in cui i bolzanini saranno chiamati a votare per il referendum sul tram - si avvicina e rischia di diventare un test anche per la sua maggioranza in vista delle prossime elezioni di maggio. Il fronte del no ripete da giorni che quella del tram è una soluzione non praticabile, in particolare per quanto riguarda i costi. Il nodo sembra essere proprio questo.

Sindaco, mercoledì ci sarà la presentazione ufficiale in piazza Walther del progetto del tram, si saprà finalmente quanto costerebbe l’opera?

Mi auguro di sì, ma il progetto non lo faccio io e neppure i conti. La progettazione è in mano alla “Sta”.

È giusto però che i bolzanini, in vista del referendum, sappiano.

Il progetto dettagliato anche per quanto riguarda i costi, doveva essere pronto a fine anno. Questa è infatti la scadenza entro cui presentare la domanda allo Stato per ottenere il finanziamento. Il referendum si è sovrapposto e sta costringendo i tecnici ad accelerare i tempi.

Finora si è parlato di un costo di 120 milioni di euro, adesso si scopre che però bisogna aggiungerne altri 40-50 per il deposito e gli espropri dei terreni.

Certo che un’opera di questo tipo costa, ma allora non facciamo nulla? Tanto per fare un esempio, anche Erlangen in Germania, città di 110 mila abitanti, punta sul tram. Loro ci mettono 35 milioni. Noi possiamo arrivare fino a 40 e altrettanto farà la Provincia.

Resta l’incognita del contributo statale.

Qualcuno, probabilmente, sarebbe contento se non ci arrivasse nulla. Ma non sarà così. I soldi ci saranno anche perché hanno stanziato un fondo di un miliardo e 332 milioni per venire incontro alle città che investono in mobilità sostenibile.

Scusi, ma non si era sempre parlato di 500 milioni.
Il fondo è stato portato a un miliardo e 332 milioni di euro.

Provincia e Comune stanno già investendo milioni di euro per il metrobus, non basta?

Non basta. Il tram, nelle ore di punta, parte già pieno dall’Oltradige. E poi vuol mettere il tram? È tutta un’altra cosa: puntuale, veloce, silenzioso, ecologico. Tutte le città lo vorrebbero. Solo a Bolzano c’è chi si oppone.

Quanto state investendo nel metrobus?

Per l’allargamento di viale Druso stiamo spendendo nove milioni di euro tra noi e la Provincia. Comunque non sono soldi buttati via perché lo stesso tracciato sarà utilizzato anche dal tram.

Il tram passerà su ponte Talvera: c’è lo spazio?

Vada a vedere le foto storiche: una volta il tram passava sul ponte e arrivava fino in piazza Gries.

Per essere valido il referendum in quanti dovranno andare a votare?

Per il quorum serve il 25 per cento degli aventi diritto.

Se dovesse vincere il fronte del no?

Il referendum è solo consultivo, per quanto mi riguarda non si fa nulla. Ma bisogna vedere cosa deciderà la Provincia che crede fortemente nel progetto.

Un esito negativo del referendum, potrebbe mettere in discussione la sua candidatura?

Assolutamente no. E comunque questo non è il progetto di Caramaschi, ma della maggioranza. E fortemente voluto dal dottor Kompatscher.













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