Tram, parte la campagna dei comitati pro e contro 

Referendum. Domani inizia la raccolta firme per la consultazione. I partiti si schierano: Pd, Svp  e Verdi a favore, centrodestra diviso, i 5stelle per un sì condizionato. Nuova audizione di Ratp


Paolo Campostrini


Bolzano. Parte la lunga estate calda del tram. E si muove su due binari. Il primo è politico: si definiscono gli schieramenti i quali, per una volta, non coincidono con quelli di partito. E se il “sì” trova il Pd pronto a costituire il comitato per l'appoggio all'infrastruttura, da sabato il “comitato traffico” di Davide Costa, il promotore del referendum, apre i gazebo per raccogliere le novemila firme necessarie. Il secondo è tecnico: Ratp, il gruppo italo francese che ha proposto di costruire la linea (anzi due) è tornato in Comune e in commissione a spiegare che il tram non ha paragoni: «Ha un solo locomotore, un solo conducente, abbatte i costi del personale, porta 400 persone, non fa un'emissione e possiede batterie che durano 10 anni». Questo significa che il “pums”, che contiene una sola linea e offre il piano a Sta, non è la Bibbia: può essere integrato una volta ottenuti i contributi.

Gli schieramenti

Tornando al primo binario su cui si svolgerà l'estate del tram, ecco come si presenta la politica: 1) Il Pd è nettamente per il "sì", appoggia Caramaschi e sta costituendo il suo comitato; 2) la Svp , pur con una serie di riflessioni, sta dalla stessa parte: Walcher, appena nominato vicesindaco, vuole un gruppo consiliare compatto, come ha detto sulle grandi opere, Areale, pums e tram; 3) I Verdi sono per il sì senza se né ma; 4) il centrodestra, pur muovendosi da opposizione in cerca di inciampi per la giunta, non è altrettanto compatto: AA nel cuore di Giovannetti dice no, come pure CasaPound, Galateo anche ma è meno integralista, FI sembra più trattativista, con Sigismondi e Benussi su posizioni “laiche”; la Lega ha detto no ma, come sempre, vive pragmaticamente le situazioni di tipo infrastrutturale; 5) i 5 Stelle sono i più riflessivi: spronati da Gaianigo, hanno visitato Ratp e i suoi vertici tornando entusiasti del progetto più articolato dei “fiorentini”. Attaccano il "pums" così com'è ma non il tram come soluzione strategica, anzi. Parlano, della soluzione minimalista adottata sin qui dal Comune, come di “un'accozzaglia di compromessi per accontentare capra e cavoli”. Gaianigo e Fortini, tempo fa, avevano addirittura paventato un voto favorevole in consiglio comunale al tram se la soluzione italofrancese ( due linee con una direttissima attacca-pendolari) fosse stata privilegiata. Insomma, sono per la scelta strategica ma attaccano la soluzione tattica in campo.

La raccolta firme

Come si vede, il campo è fluttuante. Poi, tutto dipenderà dal tono della campagna referendaria e da come le forze politiche sapranno spendersi. Naturalmente decisivo l'appoggio chiaro della Svp nel centro storico, come pure la capacità del Pd di sfidare una parte (maggioritaria) delle destre nei quartieri e nella Bolzano nuova. Poi c'è la variabile Davide Costa- L'ex pentastellato è riuscito a farsi dare il via libera dai giudici per il referendum. Sui manifesti del comitato ci sono sia le ragioni del sì che quelle del no.«Voglio che i cittadini si esprimono» ha detto. In verità quelle del no sembrano un pochino più stringenti e insistite. I punti di raccolta delle firme sono stati definiti: in Corso Libertà, lato farmacia, tutti i sabati dalle 9 alle 12; in piazza Matteotti, lato Romagnolo, il martedì dalle 10 alle 12 e infine in piazza Bersaglio sempre il martedì dalle 10 alle 12.

L’audizione di Ratp

Sul fronte tecnico, invece, è significativo il ritorno in Comune, in commissione mobilità di Andrea Buonomini, a capo di Ratp Italia e consigliere di Gest, la società tranvie di Firenze. Aveva presentato un ppp, poi respinto, in Provincia per via della primogenitura del progetto Sta ad una solo linea. L'impressione è che Ratp, conosciuta la nuova situazione bolzanina col referendum alle porte, voglia e possa adattarsi ad eventuali compromessi anche col Comune stesso, nel senso di rimodulare le sue proposte o di integrare quelle della giunta. In ogni caso, la sua capacità di comunicazione e l'esperienza positiva accumulata dal tram a Firenze e in Francia, sembra, a questo punto, una carta in più a favore del sì. Ma l'estate calda è appena cominciata.













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