Trasporti, la denuncia dei sindacati: "A Bolzano Trenitalia smobilita"

La soppressione del collegamento diretto tra Bolzano e Roma è solo il primo passo, ma altre brutte sorprese sono in arrivo per gli altoatesini: chiusura di biglietterie e tagli al personale di bordo


Mirco Marchiodi


BOLZANO. «Il primo a saltare è stato il collegamento con Roma. Ma tra qualche mese toccherà al personale della biglietteria e dell’ufficio informazioni, senza contare che con meno treni c’è il rischio di tagli al personale di bordo». I sindacati lanciano l’allarme: «Trenitalia a Bolzano sta smobilitando».
Ieri mattina i sindacati hanno indetto una conferenza stampa unitaria per affrontare la problematica dei trasporti ferroviari. «Con l’entrata in vigore dell’orario invernale - denuncia Michele Barbieri della Cgil - è cambiato tutto. È sparito il collegamento diretto con Roma e accanto a Trenitalia sono arrivati nuovi vettori come le ferrovie tedesche e quelle austriache. Il risultato è che in questi giorni stiamo assistendo ad uno smarrimento completo degli utenti, ma anche dei dipendenti».
In Alto Adige i lavoratori del settore sono oltre settecento: 380 fanno capo alla Rfi, società che gestisce la rete ferroviaria, mentre 330 sono dipendenti delle tre divisioni di Trenitalia (passeggeri, regionale e Cargo). Sono soprattutto questi ultimi ad essere interessati dalle recenti novità. Afferma Franco Munerato della Cisl: «La ricaduta sul personale rischia di essere pesante. Meno treni significa meno personale di bordo, inoltre il servizio biglietteria e quello informazioni saranno ridotti ed anche questo potrebbe portare ad un ridimensionamento della pianta organica. Dobbiamo vigilare, perché il rischio smobilitazione è alto». I sindacati difendono i lavoratori («non è vero che sono meno qualificati rispetto ai dipendenti dei vettori privati»), e denunciano i disagi che stanno subendo gli utenti: «Soprattutto quelli più anziani fanno fatica, non sanno a chi chiedere le informazioni anche perché loro internet non lo usano. Trenitalia non fornisce informazioni né vende biglietti per i treni privati e molti non sanno più come orientarsi».
Toni Serafini (Uil) torna sulla richiesta di Trenitalia alle Province di Trento e Bolzano di finanziare il collegamento con Roma con un contributo di 1,2 milioni di euro. «Quello ferroviario è un servizio pubblico, il collegamento con Roma va garantito in ogni caso. La Provincia interviene sulle tratte regionali, ma le tratte nazionali devono essere assicurate da Trenitalia. Il problema è che tutte le risorse disponibili sono state usate per l’alta velocità lungo la dorsale Torino-Salerno, che ai pendolari interessa poco o nulla. A pagare il conto saranno soprattutto loro. Un esempio per tutti: per andare da Bolzano a Verona oggi bisogna prendere un regionale e si impiegano due ore: si faceva prima negli anni Ottanta». (mi.m.)













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