Tre Cime, no alle mountain bike

La Provincia ribadisce il divieto dopo che una rivista ha premiato un tour in bici ai margini del parco



ALTA PUSTERIA. Nel cuore del Parco naturale Tre Cime è vietato circolare in sella alle mountain bike: il provvedimento vuole evitare danni ambientali e le conseguenze potenzialmente spiacevoli della complicata “convivenza escursionistica” fra i ciclisti e chi fa delle escursioni a piedi. Questi ultimi tradizionalmente in gran numero, d’estate, sui sentieri attorno alle Tre Cime.

Il divieto di transito con i mezzi a due ruote non rappresenta certo una novità, tanto che la relativa delibera che lo ha istituito risale al 1999 ed è stata inserita nel decreto di vincolo del parco su richiesta anche delle amministrazioni comunali di Dobbiaco, Sesto e San Candido.

Non una novità, quindi, ma in questi giorni il no alle gite sui pedali sotto le Tre Cime è stato ribadito dall’Ufficio provinciale parchi naturali in relazione a una pubblicazione che ha assegnato un premio proprio a un percorso per mountain bike che lambisce il territorio e le aree del parco. Per carità, il premio sottolinea ed enfatizza l’interesse e la bellezza paesaggistica dei territori attraversati dal percorso premiato, insomma promuove la zona dal punto di vista turistico, oltre a valorizzarne i pregi ambientali, ma resta appunto il fatto che varie zone all’interno del parco non sono esplorabili in mountain bike.

L’Ufficio provinciale parchi naturali ha sottolineato che “il tragitto segnalato si snoda per oltre cento chilometri nel comprensorio dell’Alta Pusteria restando al margine del parco delle Tre Cime e sviluppandosi attorno all’area protetta, ma è chiaro che la pubblicizzazione garantita dalla pubblicazione può portare escursionisti e turisti a spingersi in mountain bike anche fuori dal percorso e magari proprio là dove in bici non ci si può inoltrare”.

Tramite il suo direttore Enrico Brutti, l’Ufficio provinciale parchi ha così ribadito che "su tutto l'altopiano delle Tre Cime è vietato il transito delle mountain bike. Da un lato per evitare il rischio di collisioni tra pedoni e ciclisti su alcuni sentieri particolarmente stretti e dall'altro per ridurre il pericolo dei danni che le mountain bike possono provocare lungo percorsi gestiti con risorse pubbliche".

Questi i sentieri lungo i quali non è consentito l'utilizzo delle mountain bike, suddivisi per Comune di appartenenza. A Dobbiaco, non si può pedalare lungo i sentieri 101 (Forcella di Lavaredo - Rifugio Locatelli), 102 (Rifugio Locatelli - Valle Rienza- bivio nr. 10 per Passo del Rondoi) e 105 (Rifugio Locatelli - Malga Lange - Forcella di Mezzo nonché Rifugio Locatelli - Rifugio Tre Scarperi), nel territorio comunale di Sesto Pusteria sono esclusi al transito in sella alle mountain bike i sentieri 102-103 (Rifugio Locatelli - Valle Sassovecchio- Rifugio Fondo Valle) e 101-103 (Rifugio Locatelli - Rifugio Pian di Gengia - Rifugio Comici - Rifugio Fondo Valle), infine a San Candido i sentieri vietati agli appassionati delle due ruote a pedali sono i 10-11-105 (Rifugio Tre Scarperi - Passo del Rondoi).

Il Parco naturale Tre Cime, istituito nel 1981, si estende su una superficie di 11.891 ettari suddivisa tra i territori comunali di Dobbiaco, Sesto e San Candido ed è conosciuto per i suoi straordinari paesaggi e per le sue splendide montagna.©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi
la promessa

Kompatscher: «Adesso basta: stop a case costruite per i turisti» 

L’emergenza abitativa. La risposta del governatore ai sindacati: «Gli alloggi nelle nuove aree convenzionate solo per residenti stabili». I rappresentanti dei lavoratori: «La zona di ponte Roma resti produttiva». Il sindaco: «Bisogna ampliarsi nei centri limitrofi»


antonella mattioli

Attualità