Turismo, per l’area di Brunico fondamentali i ritiri calcistici

Lo sostiene Alfred Unterkircher, direttore della locale Associazione turistica, valutando i dati di luglio «Anche in futuro la nostra area, in questo mese, non potrà non ospitare una squadra di richiamo»


di Aldo De Pellegrin


BRUNICO. Nonostante gli sforzi e l’impegno degli operatori turistici di Brunico e dell’intera conca attorno al Plan de Corones, che hanno allestito un luglio e un agosto ricchi di appuntamenti e manifestazioni per richiamare e accattivarsi le simpatie degli ospiti, la stagione estiva 2012 fatica davvero a decollare. Fatica sotto la spada di Damocle di una crisi che, dopo aver ormai quasi prosciugato le tasche dei cittadini, ora sta di giorno in giorno rendendo incerto e buio anche il loro futuro. Una situazione di difficoltà diffusa, non solo a livello nazionale, che sta ovunque facendo sentire i suoi effetti e che a Brunico e a Riscone si è manifestata in tutta la sua negatività nella settimana centrale di luglio, dopo la chiusura del ritiro calcistico precampionato della Roma.

Alfred Unterkircher, direttore dell’Associazione turistica di Brunico, che ora comprende anche Perca e Gais, non si fascia però la testa prima di essersela rotta, anche se non nega il momento di difficoltà vissuto e che il turismo in generale sta vivendo.

«Il calo - commenta -, dopo la partenza della Roma, indubbiamente c’è stato, e probabilmente gli effetti della crisi, soprattutto per quello che riguarda l’ospite nazionale, li sentiremo anche nei consuntivi finali. Prima di parlare di dati e cifre, però, aspettiamo la fine di luglio e, in modo più ampio, la fine della stagione. Tutto tenendo comunque sempre presente che la prima metà di luglio, cioè quella che ha coinciso con il ritiro della Roma, ha fatto registrare una quota di presenze e pernottamenti alquanto soddisfacente, non solo a Brunico e a Riscone ma nell’intero circondario».

L’ospite risparmia, ma questo tipo di ospite non rinuncia mai a seguire la sua squadra del cuore e in questo contesto Alfred Unterkircher appare consapevole, o meglio convinto, che «anche per il futuro il mese di luglio per Brunico e il suo circondario non potrà prescindere dall’ospitare una squadra di richiamo, sia essa l’Inter, la Roma o un’altra formazione di assoluto rilievo nel panorama calcistico nazionale. Questo sta diventando un appuntamento richiesto dalla nostra stessa clientela e che dimostra di dare ogni volta un consistente riscontro, anche a livello pubblicitario. L’importante resta sempre trovare il giusto equilibrio dei costi, che crescono ogni anno, ma questo è un altro problema».

Affermazioni importanti, quelle del direttore dell’Associazione turistica di Brunico, che in ogni caso risultano fondate e condivisibili, considerando il doppio beneficio che Brunico e il Plan de Corones traggono da una pubblicità estiva che poi diventa efficace, crisi permettendo, anche nel momento della scelta della vacanza invernale.

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