Una firma da 1,4 miliardi Areale, adesso si può partire 

Il maxi progetto. Siglato l’accordo di programma sulla valorizzazione di 48 ettari liberati dalle ferrovie Gli investitori costruiranno un nuovo quartiere e con i proventi realizzeranno la nuova stazione e opere pubbliche


Francesca Gonzato


Bolzano. Il sindaco Renzo Caramaschi si dichiara «emozionato», il presidente Arno Kompatscher parla di momento storico, ringraziando chi ha lavorato sulla maxi operazione dell’areale ferroviario dall’inizio (le scorse giunte) alla fine. I vertici delle ferrovie annunciano «Bolzano avrà una nuova stazione così bella, dal punto di vista architettonico, che le persone verranno a visitarla».Firmato ieri a Palazzo Widmann l’accordo di programma per la valorizzazione territoriale dell’areale ferroviario. «La firma è un punto di arrivo, dopo tante trattative, e un punto di partenza», così Kompatscher (nel pezzo sotto le prossime tappe). «Il primo progetto di questo tipo in assoluto in Italia», ricorda Thomas Mathà, direttore dell’Agenzia per i procedimenti e la vigilanza in materia di contratti pubblici, che seguirà il bando internazionale per la ricerca dell’investitore che si farà carico di tutta l’operazione, la cui stima è di 1,4 miliardi di euro. La complessità e il valore della procedura è tale che Kompatscher ha annunciato il coinvolgimento dell’Anac, l’Autorità anticorruzione. «Siamo soddisfatti di contribuire al piano di trasformazione urbanistica della città», così Gentile.

La firma

Ieri a Palazzo Widmann per la firma dell’accordo di programma Kompatscher, Caramaschi, Silvana Giancane (vice presidente della società Arbo), e per il gruppo Fs Maurizio Gentile (amministratore delegato e direttore generale di Rete ferroviaria italiana), Umberto Lebruto (Sistemi urbani) e Roger Hopfinger (direttore regionale Trenitalia). La base di tutto è il concetto architettonico-urbanistico elaborato dal raggruppamento temporaneo Boris Podrecca/Studio Tecnico Abdr/Theo Hotz Partner (Vienna, Roma e Zurigo).
I numeri

L’accordo riguarda un’area di 48 ettari su cui attualmente si trova il sedime ferroviario. Il vincitore del bando riceverà il terreno, impegnandosi a realizzare opere pubbliche e ferroviarie, finanziate attraverso la vendita dei lotti immobiliari privati, tra cui 1500 appartamenti. La parte infrastrutturale-trasportistica (valore stimato 200 milioni di euro), prevede che il tracciato ferroviario venga spostato a ridosso del Virgolo, allontanandolo dal centro abitato. L’attuale stazione verrà conservata e fungerà da accesso e simbolo della nuova stazione che verrà realizzata alle sue spalle. Al piano sotterraneo è prevista la nuova stazione dei bus, con rifacimento della viabilità cittadina attorno a via Mayr Nusser. Previste molte zone pedonali, con viabilità concentrata ai margini sud e ovest. Via Renon, come mostrano i rendering di Podrecca, sarà ridisegnata come un boulevard. «Nella galleria sotterranea della stazione verranno previsti negozi», sottolinea Lebruto.

Un nuovo quartiere

Sulle aree liberate dai binari nascerà un nuovo quartiere cittadino, «saldato al centro città», ricordano Kompatscher e Caramaschi.

Questo lo schema: 1,2 milioni di metri cubi fra edifici residenziali, direzionali, commerciali e strutture pubbliche. Costo della componente ferroviaria 200 milioni di euro, costo delle opere private 500 milioni di euro, costo degli interventi pubblici, espropri e bonifiche 200 milioni di euro, altri costi preventivati 100 milioni di euro.

I ricavi derivanti dalla valorizzazione sul mercato delle opere private ammonterebbero a 1,3-1,4 miliardi di euro.

Le opere pubbliche prevedono, oltre alla stazione ferroviaria e dei bus (centro per la mobilità intermodale con parcheggio park & ride, nel complesso i posti auto previsti sono 1200), il centro culturale dei linguaggi contemporanei (alle ex officine ferroviarie), una piscina coperta da 50 metri, aree verdi e una casa di riposo. Gli investimenti riguarderanno i 1500 appartamenti (stima), un hotel e lotti dedicati al terziario e al commerciale. Sono previsti circa 400 alloggi dell’Ipes, che pure verranno realizzati dal vincitore del bando. «Il contratto prevederà qualità e collocazione degli appartamenti Ipes», sottolinea Kompatscher. «E speriamo che scenda il prezzo delle case», aggiunge Caramaschi. Lo Stato realizzerà nell’areale la nuova questura.

Prima firma, 2006

Un percorso Complesso, iniziato una ventina di anni fa, tra gli ideatori lo scomparso assessore silvano bassetti. nel 2006 la prima firma, il protocollo d’intesa tra provincia, comune e rfi. «grazie a questa operazione nascerà un nuovo quartiere nel cuore della città, con effetti positivi non solo economici ma anche sociali», così caramaschi, che ieri ha ringraziato l’ex vicesindaco dimissionario christoph baur.

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