Una passeggiata nella storia

Antiche palizzate, una biga e torri di guardia lungo il percorso archeologico fra Stufles ed Elvas


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Profumi e colori che si intervallano a ritmi impressionati in un continuo sali e scendi di pendii erbosi e stradine scoscese che spaccano in due l'altopiano di Elvas in mezzo ad un colpo d'occhio costituito da intere distese di viti. Si potrebbe riassumere così una giornata tipica sul nuovo percorso archeologico da poco inaugurato a Bressanone che turisti e cittadini stanno lentamente conoscendo solo in queste prime giornate di primavera.

Ed è stato indubbiamente meritevole il grande successo incassato per l’inaugurazione ufficiale del nuovo percorso archeologico della città nato tra il rione di Stufles e quello di Elvas e che ha visto la partecipazione sia della comunità locale, che di scolaresche dei paesi vicini che hanno animato la festa con canti. Il circolo Arca, autore dell'iniziativa, ha messo ha disposizione materiale e attività didattica in modo da avvicinare piccoli e grandi all’archeologia del nostro territorio.

Il nuovo percorso archeologico è composto da ben 32 pannelli esplicativi con testi in tre lingue e centinaia di immagini su vari temi archeologici. I pannelli, molto chiari e tradotti in tre lingue, sono posti lungo il percorso in punti topici, di interesse o di passati rinvenimenti. La parte scientifica è stata realizzata dall’Ufficio Beni archeologici della Provincia che ha e messo a disposizione dati inediti e fornito i testi e studiato il percorso nei dettagli con la collaborazione della Società Ricerche Archeologiche di Bressanone.

Il Comune di Bressanone ha svolto la sua importante parte con la stampa dei pannelli, la loro posa, e la progettazione del concetto del percorso e la costruzione di attrazioni quali una torre di guardia, un vallo ligneo e una serie di bighe presso un lacerto della strada romana incisa nella roccia, e una vetrina didattica all’esterno della scuola di Elvas. L’allestimento della vetrina è stata curata dall’Ufficio Beni archeologici che ha messo a disposizione reperti provenienti dal luogo. Presso l’ Holtel Dominik una antica capanna di 2500 anni fa è conservata sotto vetro, in area privata, visibile su richiesta ai proprietari dell’Hotel, sempre ben disponibili. Attualmente però, quest'ultima tappa senza dubbio tre le più interessanti dell'intero percorso risulta impraticabile a causa della chiusura per ferie dello stesso albergo fino alla metà del mese di maggio.

Un modello della antica mansio (antica stazione romana sulla via del Brennero a Stufles) è visibile presso il nuovo complesso residenziale in via Elvas, posto in una vetrina a parete. Sul percorso si possono ammirare due importanti massi con coppelle e segnature preistoriche, così come un suggestivo ”scivolo delle Streghe”.

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