La legge 

Urzì: «Basterà nulla per l’accusa di razzismo»

Bolzano. Nuovo attacco di Alessandro Urzì (Fratelli d’Italia) sulla legge provinciale, approvatata venerdì dalla I commissione, che riorganizza autorità di garanzia. Nell’ufficio della difesa civica...



Bolzano. Nuovo attacco di Alessandro Urzì (Fratelli d’Italia) sulla legge provinciale, approvatata venerdì dalla I commissione, che riorganizza autorità di garanzia. Nell’ufficio della difesa civica troverà posto il Centro contro le discriminazioni. Così Urzì: «Da settembre una espressione “ritenuta” (esattamente così dice la legge, “ritenuta”) secondo i canoni del politicamente corretto inopportuna e discriminatoria per mille motivi potrà scatenare la reprimenda (una sorta di processino) da parte del nuovo Centro di tutela contro le discriminazioni. Praticamente tutto potrà essere censurato e oggetto di un processo “morale” o di una denuncia alle autorità. Non dovrà esserci una prova di una “discriminazione” ma solo il ritenerla tale. Basterà annotare con doglianza che il parco della stazione è invaso da sbandati che stanno distruggendo la reputazione di Bolzano per “poter essere ritenuti” fomentatori di “discriminazione a sfondo razzista”».















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