Urzì sospende il giudizio, FI attacca 

Bolzano. Sui tagli alla cultura italiana il centrodestra, potenziale alleato alle prossime comunali, reagisce in ordine sparso. Alessandro Urzì (Fratelli d’Italia) resta alla finestra e non attacca...



Bolzano. Sui tagli alla cultura italiana il centrodestra, potenziale alleato alle prossime comunali, reagisce in ordine sparso. Alessandro Urzì (Fratelli d’Italia) resta alla finestra e non attacca il nuovo corso leghista, a differenza di Alberto Sigismondi (Forza Italia). Urzì è stato chiamato in causa da Enrico Lillo (Noi per l’Alto Adige), che chiede la ragione del silenzio degli abituali difensori del gruppo italiano. La replica di Urzì prende di mira Lillo: «Cambio di rotta sulle strategie per la cultura in Alto Adige? Si cambia passo rispetto all’era Tommasini ed all’okkupazione del settore da parte del Pd? Un anno di fiducia a tempo, poi il bilancio e la sentenza definitiva sulla nuova partecipazione della Lega al governo della Provincia: lo avevamo dichiarato dopo le elezioni provinciali e stiamo mantenendo la parola. Purtroppo la smania di accondiscendere al Partito democratico, con la speranza di poterne essere fedele alleato in vista delle ormai prossima campagna elettorale per le comunali del 2020, rischia invece di fare perdere lucidità e anche correttezza politica a Enrico Lillo». Urzì quindi sospende il giudizio: «L’assessore Vettorato ha annunciato di volere rendere pubbliche a breve le linee guida della politica sulla Cultura italiana dopo sei mesi di studio del settore. E allora attendiamo e giudicheremo». Duro invece il giudizio di Alberto Sigismondi, consigliere comunale, e Antonella Biancofiore: «Se il buon giorno si vede dal mattino.....Forza Italia è davvero preoccupata delle dichiarazioni dell'assessore Vettorato sull'entità dei contributi alla Cultura. Non vorremmo che Bolzano fungesse da agnello sacrificale per la minor disponibilità finanziaria e che per questo la si penalizzasse per non dispiacere " altri". Bolzano concentra la maggior parte della popolazione italiana e ricopre una fondamentale ed esclusiva funzione culturale che può essere " solo" del capoluogo. A Bolzano hanno sede le maggiori istituzioni culturali di tutta la provincia, hanno casa fondazioni, teatri, produzioni, biblioteche, circoli ed associazioni. Per tutto questo crediamo che una riflessione più pacata ed approfondita da parte dell'assessore sia necessaria e doverosa».















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