Val Gardena: causano valanga e scappano

I carabinieri sulle tracce di cinque escursionisti, nel gruppo c'era anche una guida locale



SELVA GARDENA. Nuovi momenti di paura a Selva, per una valanga distaccatasi dalla Forcella del Sassolungo e che ha invaso, coprendola con oltre 3 metri di neve, la cosiddetta “Città dei sassi”, località nota a tutti gli sciatori che abbiano affrontato almeno una volta il percorso del Sella Ronda. Per fortuna l’imponente valanga, 50 metri di fronte per una lunghezza di 400 metri, non ha toccato le piste ma i carabinieri stanno comunque verificando chi l’ha provocata.
 Infatti, secondo la testimonianza diretta di un poliziotto che svolge servizio piste sul Passo Sella, i carabinieri della compagnia di Ortisei hanno potuto appurare che l’evento è stato provocato dal passaggio di cinque scialpinisti che non sono stati toccati dalla valanga, riuscendo a rimanere a monte del movimento franoso da loro provocato. Subito i carabinieri hanno anche avviato gli accertamenti per verificare l’identità degli scialpinisti, che però hanno prontamente lasciato l’area facendo perdere le proprie tracce. Per loro, se i fatti verranno suffragati dalle prove anche dal prosieguo delle indagini, è ipotizzabile la responsabilità penale prevista dall’articolo 426 del Codice penale per coloro che provocano colposamente valanghe, slavine, frane o altri eventi simili.
 I cinque scialpinisti potrebbero essere dei turisti che hanno intrapreso la traversata accompagnati da una guida locale. Pur risultando la Forcella del Sassolungo un tracciato classico e molto battuto, in questo periodo e con temperature così elevate resta alto anche il suo indice di pericolosità. «Finchè rimarrà elevato il rischio valanghe - così i carabinieri - rimarrà alto anche il controllo nei confronti degli scialpinisti, specie dove sono posti i cartelli di divieto».













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