Valanga travolge e uccide uno scialpinista bolzanino sul Gran Zebrù / FOTO

Con lui c'erano altri due scialpinisti: uno è gravissimo, l'altro è rimasto illeso. La valanga si è staccata a 3.200 metri di quota



MERANO. Una valanga ha travolto tre scialpinisti sulla parete ovest del Gran Zebrù, nel gruppo del Cevedale. E' morto il bolzanino Giulio Longatti, 37 anni. Gli altri due, anch'essi bolzanini, sono rimasti feriti. Il soccorso alpino della Guardia di Finanza sta ancora ancora operando in zona. La valanga si è staccata a circa 3.200 metri di quota.

I tre si trovavano su un lastrone di ghiaccio che ha ceduto all'improvviso, trascinandoli con sé per oltre trecento metri sino a un ulteriore salto nel vuoto di altri duecento metri. Uno dei tre scialpinisti, un bolzanino di 38 anni, è riuscito a non farsi trascinare sul primo salto, e si è messo in salvo. E' praticamente rimasto illeso.

Gli altri due, invece, sono crollati assieme al lastrone. Longatti è moto sul colpo, Vittorio Ricco di 28 anni ha riportato ferite molto gravi ed è stato trasferito in elicottero all'ospedale di Bolzano. L'allarme è stato dato a mezzogiorno da una guida alpina, Kurt Ortler, che dal rifugio Città di Milano ha assistito in diretta al dramma.

Al rifugio c'era anche il fratello della vittima, e con lui due altri bolzanini che, secondo le prime informazioni, avevano preferito non affrontare la discesa, proprio per il pericolo di valanghe.













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