STUDENTI CON LA VALIGIA

Valzer delle scuole a BolzanoIl Carducci al posto delle Pascoli

E oggi comincia il primo trasloco a Firmian


Davide Pasquali


BOLZANO. Dopo quattro decenni di onorato servizio il Carducci di via Manci va in pensione. Durante le vacanze di carnevale, dal 14 al 21 di febbraio, venti classi del liceo classico-linguistico si trasferiranno in via Longon, nell’edificio appena liberato dalle Pascoli, trasferitesi a Firmian. Nei mesi successivi inizierà la demo-ricostruzione dell’istituto di via Manci che, come promette l’assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner, terminerà nel volgere di tre anni. «in modo da consentire lo sgombero delle Pascoli per dare il via alla realizzazione del polo bibliotecario provinciale entro fine legislatura, ossia l’autunno 2013. A premere perché si proceda il più in fretta possibile è lo stesso presidente Durnwalder».
 Dunque, dopo il trasferimento del liceo Pascoli a Firmian - proprio nella giornata di oggi iniziano le lezioni nella nuova sede - è in arrivo un’ulteriore rivoluzione per altri 630 studenti bolzanini.
 Come precisa l’assessore Mussner, entro il mese di febbraio venti della trenta classi del Carducci si trasferiranno negli edifici di via Longon, appena lasciati liberi dalle Pascoli». Le altre 10 classi si trovano già nel complesso Longon, al posto dell’ex Itc Salvemini. «Il finanziamento per la ristrutturazione del Carducci, circa 14 milioni di euro, è assicurato dal bilancio provinciale 2010. In queste settimane stiamo predisponendo il bando di gara per l’assegnazione dei lavori». Il progetto sarà quello elaborato dal Karl + Probst Architekturbüro di Monaco di Baviera, vincitore nel 2003 dell’apposito concorso contro altri 80 concorrenti.
 La nuova struttura, il cui progetto esecutivo è stato approvato nel 2007 dalla commissione edilizia provinciale, godrà di più ariosità e maggiore respiro, più luce naturale, minore dispendio energetico. Gli ambienti saranno più ampi e con dotazioni tecnologiche avanzate, il tutto su un’area già di per sé alquanto limitata. Secondo i tecnici provinciali la carta vincente del progetto bavarese risiede proprio nell’essere riuscito a conciliare l’aumento di cubatura con un impatto ambientale ridotto, ottenendo anzi una maggiore distanza dagli edifici adiacenti e più spazio per la ricreazione all’aperto, senza sacrificare il piazzale antistante.
 La demo-ricostruzione salverà solo il corpo sud del vecchio edificio di fine anni Sessanta, ossia quello che corre parallelo a via Combattenti. Il resto verrà abbattuto e ricostruito ex novo. Al piano terra ci saranno atrio, bar, aula magna da 300 persone, uffici amministrativi e accesso alla biblioteca, che occuperà anche il piano interrato. Al primo piano 9 aule, sala polifunzionale e laboratorio; al secondo altre 9 aule, una sala polifunzionale e laboratori di chimica e fisica; al terzo altre 4 aule, più due di informatica e una di disegno. Sottoterra la palestra e un parcheggio con 25 posti auto più uno spazio per bici e moto. Tutto pronto - così pare - per l’anno 2013/2014.













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