Vertice italo-tedesco, i lavori: Bolzano blindata, indignati in piazza Walther

Una città blindata ha accolto ministri e imprenditori arrivati a Bolzano per il forum italo-tedesco. Alcune decine di indignati in piazza Walther hanno manifestato il loro dissenso pacificamente



BOLZANO. Una città blindata ha accolto ministri e imprenditori arrivati a Bolzano per il forum italo-tedesco organizzato da Assimprenditori Alto Adige e confindustria. Centro storico presidiato da polizia e carabinieri, alcune decine di indignati in piazza Walther hanno manifestato il loro dissenso pacificamente.

Puntuali per l'inizio dei lavori, si sono presentati a Palazzo Menz, dopo una breve sosta all'Hotel Laurin, Emma Marcegaglia e Hans Peter Keitel, presidenti, rispettivamente, degli industriali e italiani e tedeschi. Qualche fischio isolato da parte dei manifestanti, ma niente di più.

Puntuale anche il ministro degli esteri italiano Frattini, che ha commentato a caldo la notizia della morte di Gheddafi. «Se confermata - ha detto -, una grande vittoria del popolo libico, la Libia sarebbe definitivamente liberata, si potrebbe costituire quel Governo libico che tutti attendiamo per andare verso elezioni democratiche". Frattini, entrando a Palazzo Menz, ha anche sottolineato il ruolo di «ponte» dell'Alto Adige tra Italia e Germania e la priorità del tunnel del Brennero.

A rappresentare l'economia altoatesina, Stefan Pan, Michl Ebner e Konrad Bergmeister. Lavori, rigorosamente, a porte chiuse. Ma a palazzo Menz è «assediato» da giornalisti arrivati da mezza Europa.













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