Via Einstein, c’è la delibera della Provincia 

Martedì Tommasini porta il documento in giunta: messi a bilancio 60 milioni per tunnel, galleria artificiale, rotonde


di Paolo Campostrini


BOLZANO. «Costruzione della circonvallazione di Bolzano con nuovo allacciamento alla ss38 e ss508. Variazione delle caratteristiche tecniche e della spesa presunta del II e III lotto -via Einstein»: eccola la delibera. Scritta, bollata ("proposta di delibera") e firmata. Ed è già posta nella cartella della prossima giunta provinciale, martedì 29 maggio 2018. Bolzano l'aspettava da bel po', il sindaco ci ha lavorato a lungo fianco a fianco con Kompatscher ma è stato Tommasini, una volta che ha compreso che il suo progetto originario della Ss12 in galleria era stato deposto per scelta politica univoca a favore della A22 in tunnel, a “non buttare via il bambino con l'acqua sporca”: salvando in sostanza i due primi lotti del suo schema originario di tangenziale che ora sono pienamente funzionali e stanno alla base anche di quello prescelto. Cosa dice di nuovo, tra le tante cose che contiene, la delibera provinciale? Definisce con precisione i lavori sui due lotti e offre l'anticipazione di una notizia: un risparmio di 21 milioni sui costi previsti nei mesi di lavoro preliminare. Ecco i capitoli.

1) 14 milioni il costo del lotto “due” e 46 e mezzo circa quello del lotto “tre”. Per un totale di 60 milioni quasi tondi. La spesa iniziale era stata prevista in 81 milioni, dunque «la riduzione dei costi - dice la delibera nella premessa - è di 21 milioni complessivi».

2) schema del lotto “due”: interramento di via Einstein nel tratto tra la rotatoria di via Galvani e via Buozzi «con galleria artificiale a una corsa per direzione di marcia».

3) schema del lotto “tre”: innesto Ss 38 di collegamento tra via Einstein e MeBo con sovrappasso rotatoria Keplero. E ancora: nuovi viadotti e un ponte sul fiume Isarco.

4) l'Autostrada del Brennero, scrive la proposta di delibera «ha manifestato l'intenzione di partecipare al finanziamento dell'opera anche in considerazione della necessità di realizzazione di un sovrappasso sull'autostrada» e che per regolare i rapporti, i finanziamenti e le procedure tecnico- amministrative necessarie alla progettazione e all'esecuzione dei lotti due e tre, «sarà stipulata una convenzione tra la Provincia autonoma, il Comune di Bolzano e l'Autostrada del Brennero spa».

La base, in senso proprio, urbanistico e realizzativo, cioè la "piattaforma sud", della futura tangenziale bolzanina partirà dunque con tre "padri" fondatori, non più solo due: alla Provincia e al Comune si è aggiunta così anche l'A22. La quale sarà poi molto più profondamente coinvolta quando si tratterà di gestire, con i fondi della attesa convenzione, la progettazione e la costruzione del tunnel entro cui passerà il nuovo percorso autostradale, liberando l'attuale viadotto per"uso interno" cittadino. La delibera parla quindi di modifiche delle caratteristiche tecniche ma soprattutto stabilisce lo schema di gestione e sancisce il risparmio sui costi e il contributo del terzo partner. Infine, il testo parla di «inserire le modifiche dell'opera sopra citata all'interno del programma triennale della ripartizione 10 Infrastrutture». Il che costituisce la blindatura politica che il capoluogo attendeva dopo mesi di trattative e di promesse. Il che è il frutto del lavoro a tre tra Kompatscher, Caramaschi e Tommasini. Quest'ultimo ha avuto un ruolo determinante nel fornire, attraverso la conservazione tecnica delle basi su cui si reggevano i lotti originari del suo progetto tangenziale-Ss12 in galleria, il supporto necessario per la ripartenza dell'idea. Perché è stato considerato valido lo schema di innesto a Bolzano sud della viabilità proveniente da Laives-Ora con la futura tangenziale di attraversamento, preservando i sottopassi di via Einstein con tutti i loro raccordi verso la MeBo e dall'autostrada. È stato, in sostanza, come fare una rivoluzione ma preservando le sicurezze del "vecchio regime": la base della Ss12 in galleria è servita dunque anche per l'A22 in tunnel. Questa operazione di ricucitura tra vecchio e nuovo ha portato anche un altro risultato: l'accelerazione del progetto. Non si è dovuto ricominciare da capo. Così che i lotti due e tre consentiranno a Bolzano di respirare, nei tempi medio-brevi (dai due ai quattro anni di lavori) dando fiato al piano traffico a sud, in attesa della grande opera che si spera risolutiva dell'A22 in galleria.















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