BOLZANO. Per chi c'è stato, si tratterebbe di un viaggio che dice molto sui nostri tempi. Via Garibaldi 20, una porta d'accesso ai limiti della contemporaneità. Per anni lì non si affittavano solo stanze, in case da due o tre locali. Ma singoli letti in stanze in cui trovavano posto quattro, cinque, anche sei materassi. Adesso, dopo essere stato acquistato da Renè Benko nell'ambito dell'operazione sul Pru nel quadrante via Alto Adige-via Perathoner- Garibaldi-Stazione, l'immobile è inutilizzato. Il voto in consiglio ha fermato la procedura ma non scalfito la proprietà. E adesso lì, ma proprio lì, gireranno un film. «Non me ne occupo direttamente - dice Heinz Hager, il plenipotenziario bolzanino della Signa- ma so che è arrivata la richiesta per affittare due locali dello stabile da una casa di produzione cinematografica». Un film in via Garibaldi. Nel suk bolzanino, specchio del nostro possibile degrado urbano. Dalla Bls, l'agenzia altoatesina che cura le location , arriva la conferma che per il film "Caffè", è stato deciso di girare alcune scene nell'area, appunto, della stazione delle autocorriere. In pieno Pru. È un lavoro di Cristiano Bortone, autore tra l'altro di "Rosso come il cielo" e "Indovina chi sposa mia figlia" le cui riprese sono iniziate da pochissimi giorni a Bolzano e poi si sposteranno a Trieste, in Belgio e in Cina. Il caffè, anche come materia prima, è il filo conduttore delle tre storie raccontate che mettono in relazione tre diversi destini in altrettanti parti del mondo, che si incrociano e intrecciano tra loro e il cui elemento comune è, appunto, il caffè. Mondi diversi. Il nostro e anche il terzo o il quarto. Tra gli attori impegnati anche Dario Aita, Ennio Fantastichini, Michael Schermi. Interessante sarà capire come sarà connessa a tutto questo la location di via Garibaldi con intorno il suo variegato mondo di immigrati vecchi e nuovi. Nel cuore della città e dei suoi problemi non solo urbanistici. (p.ca.)